“Il nostro lancio di test missilistici balistici intercontinentali Minuteman-III previsto per questa settimana sarà posticipato… per dimostrare che siamo una potenza nucleare responsabile”, sono queste le parole usate dal portavoce del Pentagono John Kirby che ha detto ai giornalisti che il lancio di prova programmato di un missile balistico intercontinentale (ICBM) Minuteman III era stato posticipato per mostrare moderazione.
Un segnale forte anche alla luce delle ripetute minacce da parte di Mosca di usare il bottone rosso per lanciare i missili atomici sull’occidente. Una dichiarazione fatta probabilmente anche alla luce della tensione crescente, una tensione che vede in fin dei conti le parti ben consce dei rischi derivanti da una guerra mondiale totale. A fronte di ogni dubbio comunque lo stesso Lavrov ha ricordato come la guerra atomica sia vicina.
Altra preoccupazione che angoscia gli USA riguarda il prezzo del petrolio. A spaventare tutti l’ex Presidente Donald Trump che, durante un’intervista telefonica con “Mattine con Maria” di Fox Business Network, ha suggerito che il petrolio potrebbe arrivare fino a 200 dollari al barile.
Secondo Trump, gli Stati Uniti “sembrano un branco di pazzi” dopo che il presidente Joe Biden ha “stupidamente” invertito la rotta sulla sua politica energetica. Ha invitato il suo successore ad aprire nuovamente la produzione di petrolio negli Stati Uniti.
Una giornata gagliarda per i russi che in campo internazionale hanno certamente subito la condanna simbolica dell’ONU, ma che ha incassato così tante rassicurazioni da parte della NATO di non voler intervenire nel conflitto in Ucraina da minacciare questa che non ci sono garanzie che non si verificheranno incidenti con la NATO, alla luce dei rifornimenti di armi all’Ucraina. A dirlo il vice ministro degli Esteri russo Aleksandr Grushko.
Apparentemente, i rischi emergono”, ha detto Grushko, commentando la questione dei rischi di uno scontro tra Russia e i membri della NATO.
“Siamo estremamente preoccupati per quei piani per il rifornimento di armi. In questa situazione tutto è molto pericoloso, non ci sono garanzie che non ci saranno incidenti”, ha affermato il diplomatico in onda sul canale televisivo Rossiya 24.