Da lunedì il Trentino torna in zona bianca.
La conferma arriva dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti che si riferisce all’ultimo rapporto nazionale che analizza gli indicatori sull’andamento dei contagi e la capacità dei sistemi sanitari regionali di assorbirne i contraccolpi.
“E’ una bella notizia – commenta il presidente – che aspettavamo da tempo e che, al di là di risvolti puramente pratici che si riflettono nella vita quotidiana di tutti noi, va vista soprattutto come segnale di fiducia e di speranza. E va letta anche con un pensiero di gratitudine nei confronti dei moltissimi che, su tanti fronti, a partire da quello sanitario, hanno continuato a combattere contro questo nemico invisibile”.
Nel frattempo il bollettino quotidiano conforta a sua volta, con la notizia dell’assenza di decessi ed un numero di nuovi contagi che si ferma a quota 299.
50 i pazienti ricoverasti in ospedale, di cui 4 in rianimazione. Nella giornata di ieri sono stati registrati 8 nuovi ricoveri: altrettante sono state le dimissioni.
10 casi positivi al molecolare (su 190 test effettuati) e289 all’antigenico (su 3.409 test effettuati). I molecolari poi confermano 3 positività intercettate nei giorni scorsi dai test rapidi.
Scorrendo le fasce d’età troviamo la seguente distribuzione dei nuovi contagi:
8 tra 0-2 anni,
8 tra 3-5 anni,
18 tra 6-10 anni,
5 tra 11-13 anni,
12 tra 14-18 anni,
89 tra 19-39 anni,
93 tra 40-59 anni,
29 tra 60-69 anni
21 tra 70-79 anni
16 di 80 e più anni
Il numero delle vaccinazioni stamattina è salito a 1.188.869, di cui 424.393 seconde dosi e 315.051 terze dosi. 387 i nuovi guariti, per un totale pari a 135.585. (gp)
Scienze della vita, l’assessore Spinelli: “Stimolare ulteriormente il dialogo tra ricerca e mercato”.
“Covid-19: scienza o rappresentazione?”. Un interrogativo al quale ha dato risposta, con la propria lectio magistralis, il professor Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco, intervenuto nel pomeriggio negli spazi di Fbk. Una lezione per fare luce sull’origine ed evoluzione di SARS-CoV-2, sulla funzione di geni virali e alcuni connessi meccanismi di patogenesi e sulla prevenzione e terapia del Covid. “Gli attori del Sistema della ricerca e dell’innovazione della Provincia autonoma di Trento presentano competenze significative, che sono diventate evidenti anche agli occhi dei non addetti ai lavori durante il periodo pandemico” ha sottolineato l’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli che, nel portare il saluto dell’assessore alla salute Stefania Segnana, ha parato dei prestigiosi enti di ricerca di cui il Trentino va giustamente orgoglioso. “Penso ad FBK, che oggi ci ospita, e al suo Centro “Health Emergencies”: una realtà che vanta capacità e collaborazioni di alto profilo internazionale, in grado di effettuare valutazioni sul possibile andamento dell’epidemia e sul costo-efficacia di potenziali strategie di intervento. FEM e Università di Trento hanno allestito e gestito un laboratorio diagnostico già nel primo periodo di emergenza pandemica ed un ruolo fondamentale è assunto dal CIBIO” ha specificato l’esponente della Giunta provinciale.