Esteri

Gli Ucraini chiedono di boicottare la Croce Rossa. Lo afferma Iryna Guley, giornalista Ucraina

“Gli ucraini chiedono di boicottare il lavoro della Croce Rossa. Il comitato internazionale – lo dichiara Irina Guley giornalista Ucraina a Cusano Tv. Secondo la giornalista infatti, lo scorso 23 marzo, il presidente del comitato internazionale della Croce Rossa Peter Maurer si è recato in Russia incontrando il ministro degli Esteri, Sergej Lavrov. Fra i tanti argomenti l’apertura di un centro per i rifugiati in Russia, nella città di Rostov-sul-Don”. Secondo Iryna Guley, “la Russia ha portato con la forza sul suo territorio oltre 16mila ucraini”.

La Guley racconta quella che sarebbe l’Indignazione del popolo Ucraino:

“È difficile da credere, è come un gesto di collaborazione fra Croce Rossa e Russia. Per questo gli ucraini chiedono di boicottare la Croce Rossa” e di far terminare le donazioni indirizzate alla stessa organizzazione internazionale. Nel dettaglio, conferma Iryna Guley, “sono centri per raccogliere le persone in fuga dalla guerra, in territorio russo”.

La giornalista poi parla dell’apporto dell’organizzazione internazionale in zona di guerra:

“La Croce Rossa ha lasciato Mariupol nei primi giorni di guerra, annunciando di non riuscire a tornare nella città. Lo stesso Peter Maurer conferma come siano diversi i tentativi di aiutare. Eppure – afferma la Guley – in questo momento non fanno quasi niente. Lo stesso ministero che si occupa dei territori occupati chiede l’aiuto della Croce Rossa, che non sta nelle città teatro di guerra ma anzi, si trovano ad esempio a Leopoli, lontano dai conflitti”.

Sulla fase due del conflitto che, stando ad alcuni organi di informazione internazionali, vedrebbe le forze russe in ritirata da Kiev e Chernobyl, secondo Iryna

“La propaganda russa confermerà il grande successo della guerra, mentre i russi cercheranno di conquistare la città strategica di Mariupol e i territori di Donetsk e Luhansk. Il tutto confermando il loro successo, di essere riusciti a smilitarizzare l’Ucraina, e di aver conquistato i territori preposti”.

Secolo Trentino