La destra punta agli armamenti e sopratutto Fratelli d’Italia. A commentare l’interesse del partito di Giorgia Meloni per il riarmo anche lo scrittore Di Battista che ha affermato: “Nel Paese alla rovescia la sedicente “destra sociale” di Fratelli d’Italia, il solo grande partito, teoricamente, all’opposizione del governo Draghi; quelli che parlano di famiglia, natalità, lotta alla povertà; quelli che si definiscono “patrioti”, ergo tengono alla Patria, alla nostra Italia, ebbene quelli lì propongono di destinare una quota del reddito di cittadinanza all’aumento delle spese militari”.
Proprio qualche giorno fa Ignazio La Russa ha affermato: “Le armi per difendersi sono indispensabili, la solidarietà non può essere solo a parole. I fatti sono le armi per difendersi dai russi, altrimenti significa che diamo agli ucraini solo pacche sulle spalle e non cambia nulla. Ogni giorno che l’Ucraina si difende è un giorno che avvicina la pace. La Russia ha una forza militare maggiore ed è quindi giusto aiutare anche con armamenti gli eroici e patrioti ucraini. Quello che l’Occidente non fece nel 1956 con i carri armati in Ungheria e nel 1968 con l’invasione in Cecoslovacchia e a Praga, per fermare la Russia comunista. Per fortuna lo sta facendo oggi. Non solo a parole, ma anche in modo concreto”.
Parole pesantemente criticate – all’interno del contesto generale – anche da Alessandro Di Battista che ha affermato: “In pratica preferiscono togliere denari alle famiglie italiane in difficoltà, oltretutto in una tragica fase post-pandemica, per darli, soprattutto, alle multinazionali degli armamenti, ovvero imprese, per lo più, straniere.Il tutto per accreditarsi nei “salotti” che contano, per ripulirsi l’immagine, per dimostrare quell’allineamento necessario perrassicurare i potenti, quelli veri. Che brutta scena”.