I lavori sono iniziati negli scorsi giorni ed entro il 2023 le famiglie e le imprese di Aldeno potranno contare sulla connessione ultraveloce in fibra ottica. Nella serata di ieri, l’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli ha partecipato alla presentazione del progetto di infrastrutturazione di uno dei sobborghi più importanti del capoluogo. “La connettività – ha sottolineato l’assessore Spinelli – è considerato a pieno titolo un fattore di sviluppo. Senza connettività di nuova generazione, ultraveloce e stabile, non è possibile sviluppare, come già stiamo facendo, servizi di futura generazione per cittadini ed imprese”. L’intervento rientra nel progetto Banda ultra larga (Bul) che prevede, attraverso Open Fiber, la società che si aggiudicò il bando nazionale, la posa in opera delle reti in fibra ottica nelle aree bianche, ovvero a fallimento di mercato. Il progetto consentirà entro il primo quadrimestre del 2023 di collegare l’intera area urbana di Aldeno, 1746 unità immobiliari, in FTTH (Fibra ottica fino all’abitazione o ufficio) e 50 in FWA, attraverso due impianti radianti. Le utenze pubbliche servite dalla connettività ultra larga saranno l’ambulatorio infermieristico e di igiene, la sala polifunzionale e l’edificio del cantiere comunale di Aldeno. All’incontro con la popolazione, che si è tenuto presso il teatro comunale, hanno partecipato anche il sindaco Alida Cramerotti; i responsabili Open Fiber, Federico Cariali e Gabriele De Rossi; e il dirigente della Provincia autonoma di Trento, Paolo Simonetti.
L’incontro pubblico di Aldeno ha consentito all’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli, di rimarcare l’importanza strategica del progetto di infrastrutturazione della periferia con la fibra ottica, portato avanti in questi anni da Open Fiber, in collaborazione con Trentino Digitale.
“Grazie alla connettività ultraveloce – ha ribadito l’assessore Spinelli – è possibile superare il ‘digital divide’ tra città e periferia, divario che da troppo tempo sta condizionando il nostro Paese e le aree periferiche. Nel caso del Trentino – ha continuato – il termine periferia non è sinonimo di arretratezza o, peggio, degrado. In Trentino la periferia è il cuore pulsante della nostra economia: ricordo che le nostre valli ospitano settori strategici quali il turismo e l’agricoltura (basti pensare alle mele o al vino), ma anche l’artigianato e il settore terziario, sostenuti da migliaia di pmi. Ed Aldeno è un esempio di periferia operosa ed economicamente avanzata, a cui la pubblica amministrazione vuole garantire risposte concrete”.
Secondo l’assessore Spinelli, la strategia di fine legislatura dovrà quindi continuare nell’opera di digitalizzazione del Trentino, in coerenza con le politiche europee, facendo diventare il Trentino un laboratorio, un territorio smart, a livello nazionale.
L’aggiornamento del Progetto Bul a fine marzo 2022 – secondo i dati forniti da Open Fiber, società che si è aggiudicata i bandi pubblici di Infratel e che si sta occupando della realizzazione di reti ultraveloci su tutto il territorio provinciale – indica ad oggi oltre 97 mila gli utenti di 98 comuni che dispongono di infrastrutture ultrabroadband. Questi utenti – è bene ricordarlo – possono quindi rivolgersi agli operatori partner di Open Fiber per attivare il servizio di connettività in fibra ottica.
A questi si aggiungono, le decine di migliaia di utenze dei 5 Comuni trentini in aree nere (Trento, Rovereto, Riva, Arco e Pergine), dove le società di telecomunicazioni private offrono già il servizio internet in fibra ottica.
Complessivamente il progetto collegherà in Trentino oltre 171 mila unità immobiliari.
“La disponibilità di una connessione veloce ed affidabile – ha ricordato il sindaco di Aldeno, Alida Cramerotti – è un tema sempre più attuale. In questi due anni di pandemia ci siamo resi conto di quanto sia importante l’accesso ad internet, ai servizi ed alla conoscenza offerta dalla società contemporanea. Da tempo la cittadinanza chiedeva un servizio adeguato ed ora i lavori sono iniziati. Certo, comporteranno qualche disagio ma credo ne valga la pena perché il progetto aprirà Aldeno al futuro”.
“Gli indicatori nazionali – ha spiegato il dirigente Paolo Simonetti – pongono il Trentino ai vertici nazionali, ma l’asticella si alza continuamente. Quelle che 10 anni fa apparivano essere delle buone connessioni (10 – 20 Mbps), ora sono decisamente insufficienti per supportare i nuovi servizi che sono in continua evoluzione. Il target si è alzato a 100 Mbps – ha detto Simonetti – e già ora si parla di Gigabit society, che significa fibra ottica, proprio quello che arriverà ad Aldeno”.
Il progetto Bul
Il progetto, oggetto della serata di ieri ad Aldeno, è iniziato in ambito nazionale nel 2016 ed ha come obiettivo il collegamento con fibra ottica di 9,6 milioni di unità immobiliari. In Trentino, la Provincia autonoma di Trento, attraverso la società di sistema Trentino Digitale, ha un ruolo di facilitatore, soprattutto per quanto riguarda l’autorizzazione degli scavi – in sole 3 settimane, la messa a disposizione dei cavidotti esistenti sul territorio provinciale di Trentino Digitale e il cofinanziamento di una parte del progetto (⅓ Provincia autonoma di Trento, ⅓ Fondi europei Feasr e ⅓ Stato). L’obiettivo di Open Fiber è di coprire gran parte delle aree periferiche provinciali entro il 2023. Negli scorsi anni, la pandemia e i rincari delle materie prime, oltre a difficoltà di approvvigionamento e alla mancanza di maestranze specializzate, hanno impattato sui tempi di realizzazione del progetto Bul in Trentino.
“Grazie alla collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento e l’amministrazione comunale, anche i cittadini e le imprese di Aldeno potranno sfruttare tutti i servizi digitali avanzati abilitati da una connessione a banda ultra larga – ha sottolineato Federico Cariali, regional manager di Open Fiber in Trentino – quali ad esempio: la telemedicina, lo smart working, la didattica a distanza, i servizi avanzati della pubblica amministrazione, l’Internet of Things e lo streaming online di contenuti in alta definizione. Inoltre, per fornire una soluzione concreta alla carenza di manodopera specializzata, Open Fiber, il Gruppo Aspi tramite la sua società controllata per le costruzioni Amplia Infrastructures e Ciel, società specializzata nel settore degli impianti tecnologici, hanno costituito un consorzio che sarà attivo nel completamento della rete in fibra ottica. Il consorzio, denominato Open Fiber Network Solutions, prevede l’assunzione e la formazione di figure professionali che opereranno nella costruzione di infrastrutture di telecomunicazioni in fibra ottica. Le squadre di tecnici del consorzio saranno operative a partire dal mese di giugno. A regime, il raggruppamento metterà in campo circa mille persone”.
(pff)