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Nutri-Score. Ciocca (Lega): “Serviva la Presidenza ceca in Consiglio per salvarci dall’ennesimo attacco al nostro Made in Italy”

E' iniziato così l'intervento con il quale, l'eurodeputato della Lega e membro titolare della commissione AGRI al Parlamento europeo, Angelo Ciocca ha trattato il delicato arcomento del Nutriscore

Bisognava aspettare l’inizio della Presidenza ceca, e la fine di quella francese, per far sì che in Europa qualcuno si rendesse contro che il Nutriscore fosse una fesseria”.

E’ iniziato così l’intervento con il quale, l’eurodeputato della Lega e membro titolare della commissione AGRI al Parlamento europeo, Angelo Ciocca ha trattato il delicato arcomento del Nutriscore, il sistema di etichettatura dei prodotti alimentari sviluppato in Francia, a margine dell’incontro sulle priorità della Presidenza ceca del Consiglio dell’Ue nel settore dell’agricoltura.

Angelo Ciocca, proseguendo, ha specificato come, secondo lui, il Nutri-Score fosse “un’assurdità su cui la Presidenza francese ha insistito per mesi, con forti pressioni sulla Commissione europea per l’adozione di uno strumento che va a danneggiare i nostri produttori locali e, come ribadito recentemente anche dall’Antitrust, che ha denunciato una violazione di alcuni articoli del Codice de Consumo, fornisce indicazioni fuorvianti ai consumatori.”

L’eurodeputato della Lega, che già in passato era intervenuto sulla questione del Nutri-Score, ha commentato come la Presidenza ceca in Consiglio abbia salvato il nostro paese dall’ennesimo attacco al Made in Italy, affermando poi, come ora serva un sistema volontario che permetta di rappresentare il contenuto nutrizionale dei prodotti in modo obiettivo, chiaro e descrittivo, senza criminalizzarli.

“Battaglia che porto avanti da mesi per tutelare il patrimonio agroalimentare italiano. Il sistema di etichettatura a semaforo voluto dalla Commissione attraverso la sua strategia ‘Farm to Fork’, e pensata proprio sul modello francese, pensa di rendere l’alimentazione più sostenibile e salutare, ma finisce per ingannare ancor più i consumatori nella loro scelta e danneggiare prodotti ad indicazione geografica oltre che il nostro sistema agroalimentare” ha poi concluso Angelo Ciocca.