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Cultura

Coldiretti: prove di economia di guerra

Dalle antiche ricette antispreco ai consigli per la casa fino ai segreti dell’orto arrivano i trucchi dei nonni contadini per aiutare gli italiani a risparmiare e fronteggiare il caro bollette che impatta sul carrello della spesa, aumentata a settembre dell’11,5%.  E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della Festa dei Nonni celebrata al Villaggio di Milano ((Parco Sempione, ingresso viale Gadio, lato acquario), dove sono stati svelati i segreti della tradizione rurale per affrontare la crisi a tavola e non solo. Oltre a sostenere il bilancio domestico in più di una famiglia su tre – sottolinea Coldiretti – l’esperienza degli over 70 può essere di grande aiuto per affrontare un momento di drammatica difficoltà come quella attuale.

Le numerose ricette antispreco della tradizione contadina italiana sono una ottima soluzione, ad esempio, per non gettare nella spazzatura gli avanzi. Molti dei piatti più tradizionali afferma la Coldiretti – hanno origine proprio dall’esigenza di non sprecare cibo come – prosegue la Coldiretti – la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta. Si possono preparare delle ottime polpette – sottolinea la Coldiretti – recuperando della carne rimasta semplicemente aggiungendo uova, pane duro e formaggio oppure la frittata di pasta per rivitalizzare gli spaghetti del giorno prima e ancora la pizza rustica per consumare le verdure avvolgendole in croccante sfoglia. Se avanza del pane, si può optare per la classica panzanella mettendo semplici ingredienti presenti in ogni casa, come pomodoro olio e sale per arrivare alla tradizionale ribollita che utilizza elementi poveri come fagiolo, cavoli, carote, zucchine, pomodori e bietole già cotte da unire al pane raffermo. Anche la frutta – ricorda la Coldiretti – può rivivere se caramellata o diventare marmellata oppure macedonia.

Ma la tradizione rurale insegna anche a usare come ingredienti anche quelle parti della preparazione dei cibi che solitamente si gettano. L’acqua della pasta, soprattutto se abbiamo cotto paste ripiene come gli agnolotti, è acqua arricchita dagli amidi e dalle proteine del grano. Si può dunque conservare in frigo per usarla come base per il brodo per risotti, carni, verdure in padella. L’acqua della bollitura delle verdure ha lo stesso utilizzo. E che dire del brodo delle carni e dei pesci lessati? Questi sono i liquidi più preziosi perché sono brodi ricchi delle proteine delle carni e del pesce. Vanno congelati e utilizzati per cotture successive o per piatti liquidi come le minestre.

E per combattere i rincari tornano anche gli “orti di guerra” – continua la Coldiretti – con i nonni a insegnare ai più giovani la coltivazione in proprio di frutta e verdura a chilometri zero in giardini, terrazzi, orti urbani e piccoli appezzamenti di terreno per garantirsi cibo in una situazione di grande difficoltà e incertezza. I giardini e i balconi delle abitazioni possono così lasciare spazio così ad orti per la produzione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere, trasformare o conservare all’occorrenza.  Un fenomeno che, oltre a far risparmiare, aiuta anche a trascorrere momenti di relax e allentare le ansie.

La festa dei nonni – conclude la Coldiretti – è stata istituita in Italia nel 2005 e riguarda nel nostro paese circa 12 milioni di persone mentre in America esiste dal 1970 e cade la prima domenica di settembre grazie all’idea di Marian Mc Quade, una casalinga del West Virginia mamma di 15 figli e nonna di ben 40 nipoti, anche se è nel 1978 che viene proclamato Grandparents Day dall’allora presidente americano Jimmy Carter poi Premio Nobel per la Pace.

Oltre una tonnellata di cibo a km zero, dal Grano Padano al Parmigiano Reggiano, dall’olio del Garda Dop al Salame Milano, dal riso Carnaroli fino alla pasta di grano 100% italiano assieme a frutta e verdura, è stata raccolta grazie alla generosità degli agricoltori di Campagna Amica, nonostante il complesso momento di crisi, dei cittadini milanesi e dai turisti e da Filiera Italia per arrivare nelle case delle famiglie in gravi difficoltà economiche. E’ il bilancio dell’iniziativa “Spesa sospesa” lanciata da Coldiretti e Campagna Amica al Villaggio contadino di Milano per sostenere i cittadini colpiti dal caro bollette scatenato dalla crisi energetica legata alla guerra in Ucraina in una situazione in cui sono salite a 2,6 milioni le persone che in Italia sono costrette a chiedere aiuto per mangiare. Un cesto dei prodotti raccolti è stato simbolicamente consegnato all’Arcivescovo di Milano Monsignor Mario Enrico Delpini dalla responsabile nazionale di Coldiretti Donne Impresa Chiara Bortolas e dal presidente di Terranostra Diego Scaramuzza, alla presenza del presidente di Coldiretti Senior Giorgio Grenzi.

Per tutto il week end – spiega la Coldiretti – i visitatori dei banchi del maximercato degli agricoltori al Parco Sempione hanno avuto la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si è trattato di frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero tra quelli proposti dagli agricoltori di Campagna Amica.

A quanto donato da agricoltori e cittadini è stato aggiunto – sottolinea Coldiretti – anche tutto il cibo presente nelle dispense dei cuochi contadini al Villaggio che hanno per tre giorni hanno preparato menu con le migliori specialità del Made in Italy, senza dimenticare lo street food 100% italiano

“Anche in un momento di festa come il Villaggio abbiano voluto dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche” ha spiegato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “questa esperienza non è limitata a questa occasione ma è diventata un fenomeno strutturale presente in tutti i mercati contadini nel Paese”.

“La ‘spesa sospesa’ è un esperimento di democrazia del cibo con la quale vogliamo portare le eccellenze delle campagne italiane anche sulle tavole degli ultimi, dei più bisognosi, con prodotti freschi, di qualità e a km zero”, ha aggiunto il direttore di Fondazione Campagna Amica, Carmelo Troccoli.

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