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Editoriali

La drôle de guerre è finita? Il timore è che la guerra in Ucraina sia iniziata solo adesso

Drôle de guerre.. La strana guerra, ossia il periodo tra la fine del 1939 ed i primi mesi del ‘40 in cui le operazioni belliche furono praticamente sospese, prima dell’offensiva tedesca in Francia. Ed ora pare quasi che  – per i chierici della disinformazione di regime – le decine di migliaia di vittime della guerra in Ucraina rappresentassero un nuovo episodio della drôle de guerre. E che, improvvisamente, la guerra vera sia iniziata con l’attentato ucraino contro il ponte russo in Crimea e con l’inevitabile risposta di Mosca che ha colpito le infrastrutture di numerose città dell’Ucraina. Comprese quelle di Kiev ed Odessa.

La Russia ha utilizzato anche i droni forniti dall’Iran, ma ha colpito soprattutto con propri missili di precisione. Ed allora la domanda è inevitabile: perché non lo ha fatto prima? Il leader ceceno, che partecipa alla guerra di Mosca, lo ha fatto notare: se si fosse utilizzata la stessa decisione all’inizio del conflitto, prima che Kiev venisse rifornita di armi occidentali, la guerra sarebbe già finita da tempo e le vittime, su entrambi i fronti, sarebbero molto meno numerose.

Perché, dunque, Putin ha scelto di iniziare la guerra in modo “blando”, sacrificando anche i suoi uomini, invece di distruggere immediatamente le ferrovie, le centrali elettriche, le dighe, i porti? Sembra ripetersi il disastroso e fondamentale errore commesso da Hitler a Dunquerque: risparmiare le truppe britanniche nella convinzione, assurda, di poter arrivare ad un accordo. Mal gliene incolse.

Ma a trasformare l’attuale tragedia bellica in una farsa provvedono, come sempre, politici e giornalisti del campo atlantista. Tutti indignati perché la Russia ha risposto ad un attentato con una serie di bombardamenti mirati contro le infrastrutture. Evidentemente i grandi commentatori non si erano ancora accorti che si sta combattendo una guerra. Pensavano fosse una partita a Risiko. Invece si combatte, si uccide, si distrugge. Gli indignati atlantisti di oggi sono gli stessi che fingono sempre di dimenticare Hiroshima e Nagasaki, la distruzione di Dresda priva di militari, i bombardamenti angloamericani su paesini italiani di campagna, le incursioni aeree degli angloamericani contro i civili in fuga.