La prossima settimana in Consiglio regionale entrerà nel vivo la discussione della proposta di mozione avanzata dal sottoscritto, e dai Consiglieri Nicolini e Zanella riguardo l’adozione di una carta etica che regoli e definisca i comportamenti da ritenersi adeguati all’interno della politica e dell’amministrazione pubblica regionale. La presentazione della proposta risale al 2021. Avevamo chiesto di anticiparne la discussione ma la maggioranza aveva respinto la richiesta mettendola in ghiaccio. La trattazione ha avuto inizio solo nel corso della sessione di Consiglio del giugno scorso.
L’adozione di una carta etica servirebbe ad allineare il Trentino-Alto Adige con le amministrazioni più virtuose italiane ed europee che già hanno fatto questo passo e fungerebbe da logica prosecuzione su base locale dell’adozione da parte dello Stato italiano della Carta di Merida che per l’appunto prescrive una serie di norme e comportamenti atti a combattere il rischio di corruzione ma anche i fenomeni clientelari e di nepotismo.
Anche alla luce della recente bocciatura da parte della maggioranza provinciale della proposta di istituzione di un Osservatorio antimafia in Trentino, riteniamo che questa potrebbe essere l’occasione per dimostrare che sui temi della lotta alla corruzione la politica sa agire in maniera coesa, facendo prevalere l’interesse generale, sempre che, naturalmente, la maggioranza regionale ritenga che prevenire i fenomeni corruttivi, che fra l’altro forniscono l’humus ideale per la diffusione delle mafie, sia nell’interesse di tutti. Così non fosse, si porrebbero seri dubbi sulle priorità che animano i nostri governanti e chi essi rispondano veramente.
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Alex Marini (M5S)
Consigliere della Provincia autonoma di Trento