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Enzo Salvi: “Lavorare con Boldi e De Sica? Una fortuna. Adesso il cinema italiano è cambiato, purtroppo poche commedie lasciano il segno”

"Insultare i film di Natale è come dare a tutti quelli che vanno al cinema a vederli degli idioti. Erano film di costume. Vedevi i vestiti che andavano di moda, la bella del momento, la canzone del momento. Erano una raccolta di eventi che raccontavano l'anno passato".

Enzo Salvi è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì notte da mezzanotte alle quattro, live anche su Rai 2 tra l’una e un quarto e le due e trenta circa, per raccontarsi e, più in generale, parlare della sua carriera di attore.

L’attore romano ha esordito raccontando come è nato uno dei suoi personaggi più famosi, quello del “Cipolla”: “Mi è venuto in mente incontrando un tossico alla stazione. Mi sono sentito battere su una spalla e questo mi ha chiesto se avessi due spicci per il treno. Era l’86. Gli ho dato cento lire. Dopo un po’ è ritornato e gli ho dato altre cento lire. Poi ancora. Io gli ho chiesto quanto costasse il biglietto del treno. E lui mi ha risposto ‘ma quale biglietto, io il treno mi voglio comprare’. Faccio il drogato, è vero, ma non ho mai pronunciato la parola droga. Il ‘mamma mia come sto’ è diventato un tormentone, perché chi di noi almeno una volta non ha pronunciato questa frase? Questo personaggio è applaudito dalle folle e la cosa che a me fa piacere è che ho avuto un rinnovo generazionale grazie a internet”. 
 

Sui film di Natale invece, Enzo Salvi ha affermato: “Ho fatto quattordici film di Natale, più il best of. Ero al teatro dei Satiri con uno spettacolo sul personaggio del Cipolla. Un venerdì si presentò Aurelio De Laurentis a vedermi. Mi ha invitato il lunedì successivo nel suo studio imperiale. Un giorno mi ha chiamato dicendo che stava organizzando un film di Natale, Vacanze di Natale 2000. Desiderava rendermi nazionale, voleva mettermi nel cast. Io accettai con grande gioia. Dopo due giorni sono venuti a teatro i Vanzina, sono restati entusiasti del mio personaggio e così mi sono ritrovato senza aver fatto mai una comparsa al cinema come terzo nome dopo Boldi e De Sica in Vacanze di Natale 2000. Portai tutta la Roma a vedere la prima. Quando mi sono visto al cinema e ho letto il mio nome all’inizio del film sono scoppiato a piangere per l’emozione. La critica ci ha sempre disprezzato, ma nella storia dei film di Natale quello che ha incassato più di tutti è stato Natale sul Nilo, con più di 28 milioni di euro. Insultare i film di Natale è come dare a tutti quelli che vanno al cinema a vederli degli idioti. Erano film di costume. Vedevi i vestiti che andavano di moda, la bella del momento, la canzone del momento. Erano una raccolta di eventi che raccontavano l’anno passato. Sul set ho conosciuto Megan Gale. Immaginatevi me che vengo da Ostia e mi trovo a lavorare con Megan Gale. Lavorare con Boldi e De Sica? Una fortuna. Adesso il cinema italiano è cambiato, purtroppo poche commedie lasciano il segno. Megan Gale? Era molto simpatica, timida, riservata, si trovava in un contesto che non le apparteneva. Quella che ho avuto l’immenso piacere di portare a cena è stata Cindy Crawford, conosciuta sul set di Body Guards. Sono rimasto davvero meravigliato. Lei era la fotomodella più pagata del mondo, quando è tornata in America mi ha mandato una lettera di ringraziamenti per la bellissima serata. Poi a cena si sono aggregati tutti, ma l’invito gliel’ho fatto io”.  
 

Sempre sulle pellicole di Natale, Enzo Salvi ha aggiunto: “Quando andavamo in giro per il mondo stavamo insieme otto settimane, condividevamo tutto, era una sorta di grande fratello. I Fichi D’India? Quando è venuto a mancare Bruno è stato un colpo al cuore. Con lui ho fatto tre film, c’è stata sempre una profonda e sincera amicizia. Era un cartone animato vivente, aveva voglia di divertirsi, di scherzare su tutto. Purtroppo ci ha lasciato, non meritava di fare questa fine, assolutamente. Per quello che ha sofferto. Con lui ho dei ricordi meravigliosi. Una sera alle Bahamas c’era un resort dove mangiavamo insieme. C’erano delle vetrate, correvamo per andare a cena, siamo andati a sbattere su queste vetrate, siamo usciti come due lumache. Ogni sera era una festa e Bruno era sempre il capo degli animatori”. 
  

Infine, concludendo il suo intervento, l’attore romano ha speso qualche parola anche su Carlo Vedone: “Sogno di fare anche una mezza comparsa con lui, la pagherei io. Ha sempre detto di essere un mio grande estimatore, con Chiambretti presentammo ‘Orgoglio coatto’, sogno di fare qualcosa con lui. E’ una fissa per me. Carlo per me è il più grande di tutti. Sarei felicissimo anche di condividere una scena con lui”.