“Solo io sono preoccupato per l’impatto dello stanziamento da 200 miliardi messo in campo del governo tedesco? Dalla Commissione europea, ancora una volta, risposte troppo vaghe rispetto alle legittime preoccupazioni degli imprenditori del Nord Est”.
E’ iniziato così l’intervento con il quale, l’eurodeputato Paolo Borchia, coordinatore per Identità e Democrazia in commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (Itre), si è inserito nel dibattito tra la commissione e la vicepresidente della Commissione europea Margrethe Vestager su energia e aiuti di Stato.
Successivamente l’eurodeputato ha ricordato come sia comprensibile il timore espresso dall’economia tedesca, esposta in maniera significativa alla dipendenza dalle importazioni di idrocarburi dalla Russia, aggiungendo però come questo pacchetto di aiuti invii un segnale certamente sbagliato, ovvero che chi può utilizza il suo spazio fiscale, chi non può si arrangia.
“In questo modo si finisce per danneggiare gli altri Paesi europei. Io provengo da un’area, quella del Nord-Est italiano, caratterizzata da un tessuto produttivo di piccole e medie imprese fortemente interconnesse ed interdipendenti con il mercato tedesco: come faccio io a spiegare ai miei imprenditori che questa mossa non manda all’aria la competitività delle nostre imprese?” ha infine concluso Paolo Borchia.