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Esteri

A dicembre si presume che il Kosovo chiederà di essere riconosciuto come paese UE

Il Kosovo – secondo quanto ha scritto il giornale Trieste on line – presenterà domanda di adesione all’Unione europea entro la fine di dicembre. Dopo diversi messaggi a distanza è intercorso un incontro ufficiale: ieri l’esito è stato riportato sulla stampa dal Presidente Albin Kurti, che ha incontrato a Pristina la Presidente della commissione europea Ursula von der Leyen. Come ha riferito a von der Leyen sono costanti i progressi del Kosovo in termini di indicatori economici.

Dal punto di vista politico invece si sono perseguiti gli obiettivi delle libertà democratiche, la riforma della giustizia, la lotta a corruzione e criminalità e l’attuazione dell’agenda europea. Tutto ciò, ha osservato, è testimoniato anche da vari rapporti internazionali. La notizia -riportata stamattina da ANSA – parla del miglioramento dei parametri e della compatibilità con l’entrata in UE.

Nella stessa direzione sembra andare anche l’Albania, che nei giorni scorsi si è espressa in merito all’opportunità di essere paese membro della UE. In generale, i governi dei paesi balcanici, in unità di intenti anche con i paesi atlantisti, si stanno pronunciando relativamente all’opportunità e alla necessità di tornare in coesione, complice certamente la crisi internazionale, che obbliga a mettere i punto e a tenerlo fermo, in vista di un cammino comune. Secondo quanto emerge dal comunicato pubblicato da exit news.

Il primo ministro Edi Rama ha detto che l’Albania rispetterà la decisione di adesione all’UE. In un’intervista al quotidiano austriaco Kurier, infine, Rama ha detto che non c’è altra via che l’UE per l’Albania: “L’Albania deve diventare uno stato membro dell’UE pienamente inserito”.

Qualcosa in merito a quest’ordine di idee emerge invece anche in merito alla posizione della Serbia, che tendenzialmente appoggia le idee orientali, più compatibili con la Russia, ma che politicamente, di recente, ha messo di nuovo in discussione il problema di lavorare per una visione più simile a quella dei paesi europei, tanto che – stando a quanto riportato da EuNews nella giornata del 28 ottobre scorso -la stessa Unione Europea starebbe cambiando strategia con la Serbia, la modalità è operativa: l’avvicinamento a Bruxelles avverrà mettendola al centro dei progetti infrastrutturali, energetici e di connettività di tutta la regione balcanica, per non lasciarla sola. MC