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Post-it Vannucci

Il Post-It di Marco Vannucci: Generazione Cannabis

E’ successo ancora. Stavolta è toccato a Roma ma è solo l’ultimo replay di scene già viste: a Milano, a Torino, A Bologna, a Napoli, ma in pratica non esiste città o provincia, dello Stivale, che ne sia esente. L’ennesima violenza di gruppo, da parte di ragazzini, contro un fragile. Contro un clochard, nello specifico, un senza tetto per dirla in italiano potabile.

Sono dei ragazzini? Si, ma sono pure dei delinquenti e mai legge sarà più giusta quando abbasseranno la soglia dell’età per la punizione penale. Tutto il resto sarebbero solo chiacchiere e scusanti, qui urge trovare soluzioni e delle chiacchiere siamo stufi, noi ma soprattutto sono stanchi chi è costretto in ospedale per un branco di testoline di cazzo.

E’ lo specchio di una società alla deriva, altro che balle! E’ lo specchio di una generazione di genitori dello spinello libero e del permessivismo assoluto, capaci di regalare uno smart-phone al pargolo di 6 anni purché non pianga; sempre pronti ad accompagnare in classe “il bambino” fino alla terza media per poi lasciarlo libero di tornare alle 5 del mattino già a 15 anni. Colpa loro, soprattutto, ma pure colpa di una politica, ma quella politica! La quale pensa bene di accaparrarsi voti giocando sulla parola libertà.

Ma libertà di cosa? Colpa della scuola? Anche. Ma una scuola che non educhi è il risultato di comitati di genitori sbraitanti, di minacce ai docenti, del 6 politico e del 18 idem. Col risultato di ottenere una massa di decerebrati ignoranti capaci di confondere Ugo Foscolo per un attaccante della Juventus. A me è successo. Fu la risposta di un alunno della terza superiore, non dell’asilo!
Però parlano tutti in inglese, consoliamoci così. Ignorantia non excusat.
Marco Vannucci