Home » Radiologia ai privati, Cia (FdI): “Si valuti la convenzione con le strutture già operanti in zona”
Lettere al Direttore

Radiologia ai privati, Cia (FdI): “Si valuti la convenzione con le strutture già operanti in zona”

Si apprende dalla lettura dei quotidiani locali che l’Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss), dopo aver emanato un bando rivolto ai libero professionisti (ortopedici) per garantire il servizio  ai turisti, ha indetto una “indagine di mercato per poter garantire i servizi di assistenza tecnica radiologica presso gli ambulatori ortopedici stagionali in zona turistica di San Giovanni di Fassa e di Madonna di Campiglio”. Con la stagione invernale ormai alle porte e alla luce della necessità di “scongiurare ogni possibile ipotesi di interruzione di pubblico servizio”, pur comprendendo la difficoltà a garantire la continuità del servizio presso gli ambulatori ortopedici stagionali a causa della carenza di personale interno ad Apss, non si capisce come mai l’Azienda sanitaria non abbia valutato la possibilità di convenzionarsi con soggetti privati già operanti in tali zone.

E’ infatti noto ai più che – a Madonna di Campiglio e in Val di Fassa – esistono già due centri diagnostici autorizzati dotati di risonanza magnetica e di radiologo. Queste realtà operano da anni sul territorio con indubbia e dimostrata professionalità certificata, oltre che dalla strumentazione di cui sono dotate, anche dalla presenza di ottimi professionisti. Esse sono molto apprezzate sia dai residenti del territorio che dai turisti in quanto hanno contribuito ad aumentare fortemente il numero delle prestazioni dei servizi ambulatoriali offerti ai pazienti e la loro qualità. Per garantire a cittadini e turisti il servizio di radiologia al medesimo costo del ticket pagato in una struttura pubblica, basterebbe semplicemente che l’Apss aprisse una convenzione con questi soggetti, con un notevole sgravio per le casse pubbliche. Di fatto, ci si chiede quanto potrà costare in termini economici all’Azienda sanitaria dotare gli ambulatori di ortopedici e radiologi, posto che probabilmente essa dovrà fare ricorso a gettonisti, con un elevato impatto dal punto di vista finanziario sulle risorse disponibili per garantire il funzionamento del sistema sanitario trentino. D’altronde non è certo possibile pensare di effettuare un distacco dell’attuale personale ortopedico e tecnico dell’Apss la cui carenza, oggi, non consente di garantire piena operatività negli attuali ospedali e ambulatori.

L’appello che ci sentiamo di rivolgere alla Giunta provinciale e all’Azienda sanitaria, è quindi quello di prendere in seria considerazione la possibilità di aprirsi alla convenzione con le strutture private già operanti in questi territori, così da garantire in breve tempo un servizio sanitario e tecnico di qualità ad un costo contenuto. Ciò eviterebbe la diffusione di un messaggio, assolutamente sbagliato, che l’Ente pubblico non voglia collaborare con i centri diagnostici privati già esistenti.

Trento, 17 novembre 2022        

                                                                                              Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia

                                                                                              Cons. Claudio Cia

                                                                                              Cons. Katia Rossato

                                                                                              Cons. Bruna Dalpalù