“La nostra impostazione sul Reddito di cittadinanza è abbastanza chiara. E’ una posizione che abbiamo anche pagato dal punto di vista di elettorale in alcune aree del Paese”.
E’ iniziato con queste parole l’intervento con il quale, il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, ha voluto commentare ed evidenziare la posizione del partito sulla misura del Reddito di Cittadinanza, da diversi giorni tornata al centro dell’attenzione mediatica e politica italiana.
A poche ore dall’intervento della Premier Giorgia Meloni che aveva annunciato, tra le varie, come dalla fine del 2023 sarebbe stato abolito il Reddito di Cittadinanza per tutti coloro in grado di lavorare, aggiungendo: “Avremmo voluto fare una riforma complessiva e generale di questa materia, ma in un mese di tempo non c’erano le condizioni. Ci siamo dati un periodo di transizione in cui vogliamo capire come intervenire in maniera strutturale, perché rimango fortemente contraria al Reddito di cittadinanza”. Oggi, il Capogruppo alla Camera di FDI è tornato sull’argomento, rilasciando ulteriori dichiarazioni in merito.
Proseguendo nel suo intervento, Tommaso Foti, ha poi specificato come sia opportuno ed importante creare un distinguo, due livelli distinti, fra coloro che non sono in grado di lavorare (e a cui lo Stato ha il dovere di prestare assistenza) e coloro che sono in grado di lavorare.
“Ci sono altre persone in grado di lavorare, che lo Stato deve accompagnare verso l’occupazione. Se noi riconosciamo a quest’ultime un sussidio non ci sarà mai la volontà di riscatto perché l’ozio è il padre di tutti i vizi” ha infine concluso l’esponente di Fratelli d’Italia.