Home » La guerra, la pace: a chi convengono?
Attualità Editoriali

La guerra, la pace: a chi convengono?

Pubblichiamo oggi quello che speriamo sia il primo di una lunga serie di interventi di Franco Perlasca, figlio di quel Giorgio Perlasca che, pressoché da solo, nell’inverno del 1944-1945 a Budapest riuscì a salvare dallo sterminio nazista migliaia di ungheresi di religione ebraica inventandosi un ruolo, quello di Console spagnolo, lui che non era né diplomatico né spagnolo.

Tornato in Italia decise di non raccontare del suo eroismo semplicemente perché riteneva d’aver fatto il proprio dovere, nulla di più e nulla di meno. Tuttavia il destino volle che le azioni di Giorgio Perlasca venissero conosciute molti anni dopo.

Ora il suo nome si trova a Gerusalemme, tra i Giusti fra le Nazioni, e un albero a suo ricordo è piantato sulle colline che circondano il Museo dello Yad Vashem.

____________________________________________________

La Cina ha presentato un piano di pace. Criticabile, di parte ma almeno qualcosa messo nero su bianco. Perché l’occidente, America e Europa, non presenta anche lui un piano di pace alternativo? E se vi è la volontà potranno partire negoziati difficili certo ma indispensabili.

Salvo non si voglia la sconfitta totale e dissoluzione della Russia. Ma la sconfitta totale di una parte, la sua umiliazione generano solo nuovi odi. Così la guerra rischia di continuare per anni e anni.

A chi conviene? Non certo all’Europa, agli europei e agli stessi ucraini.

Franco Perlasca