Home » Arco. Ecco le nuove regole per chi possiede un cane
Attualità Politica locale

Arco. Ecco le nuove regole per chi possiede un cane

Ad Arco in Provincia di Trento, per ovviare a questo problema, divenuto insostenibile, si è reso necessario l'intervento dell'amministrazione comunale che, attraverso un'Ordinanza di Interesse Generale ha stilato una serie di regole che ogni cittadino proprietario o in possesso di un cane deve e dovrà rispettare.

In Italia, uno dei problemi a cui (quasi) ogni cittadino che decide di andare a fare una passeggiata per le vie della propria città va incontro è senz’altro quello di dover evitare le deiezioni dei cani.

Raccogliere gli escrementi del proprio cane quando l’animale li espleta sul suolo pubblico dovrebbe essere una prassi dettata, oltre che dalla normale educazione e buonsenso, anche per una questione di decoro e vivere civile. Purtroppo, molto spesso, così non è, e le persone sono costrette ad effettuare veri e propri slalom tra le feci dei cani che padroni, troppo sbadati o troppo maleducati, non raccolgono.

Ad Arco in Provincia di Trento, per ovviare a questo problema, divenuto insostenibile, si è reso necessario l’intervento dell’amministrazione comunale che, attraverso un‘Ordinanza di Interesse Generale ha stilato una serie di regole che ogni cittadino proprietario o in possesso di un cane deve e dovrà rispettare.

Tali regole si sono rese necessarie a causa del comportamento maleducato di diversi proprietari e possessori di cani che hanno permesso ai propri animali di lasciare escrementi, ovviamente senza raccoglierli, su: marciapiedi, aree verdi pubbliche ed in luoghi pubblici destinati allo svago.

Dalle prima righe dell’ordinanza si legge come il Sindaco di Arco, Alessandro Betta, a seguito delle numerose segnalazioni giuntegli abbia: “Preso atto delle reiterate segnalazioni pervenute in materia di abbandono delle deiezioni solide dei cani sul suolo pubblico e in particolare sui marciapiedi, nelle aiuole dei giardini pubblici, nei luoghi destinati alla ricreazione e alla svago, con i conseguenti rischi per la salute della popolazione, con particole riferimento alla fasce più esposte della popolazione, quali i bambini. Preso atto altresì delle segnalazioni in materia di pericoli per la sicurezza conseguenti alla circolazione di cani incustoditi in aree pubbliche; Ritenuto di intervenire con apposito provvedimento al fine di evitare gli inconvenienti che il non corretto comportamento dei proprietari e degli accompagnatori dei cani potrebbe determinare in merito alla pulizia, al decoro, all’igiene delle aree pubbliche e alla sicurezza ed incolumità pubblica”.

Successivamente, dopo aver evidenziato quali siano gli obblighi, a norma di legge, che ogni possessore o detentore di cani dovrebbe rispettare ed aver evidenziato alcune considerazioni inerenti al pubblico decoro e al quieto vivere civile, il Sindaco ha ordinato ai possessori di cani il rispetto di alcune nuove norme atte a garantire la pubblica igiene, la sicurezza e più in generale a tutela del decoro cittadino.

In primis sono state evidenziate alcune norme di carattere generale quali: l’obbligo ai proprietari dei cani di iscrivere gli animali
all’anagrafe canina e di munirli di apposito dispositivo di identificazione, la cura adeguata del proprio animale ed altre norme atte al benessere del cane stesso ed alla sicurezza sua e della cittadinanza. (come consultabile qui)

Successivamente il Sindaco ha stilato 11 regole che i proprietari di cani dovranno rispettare e che di seguito riportiamo:

  • è fatto obbligo ai proprietari dei cani di essere muniti di apposita attrezzatura o di sacchetti idonei alla raccolta delle deiezioni del cane;
  • è fatto obbligo asportare completamente le deiezioni dei cani con immediato deposito negli idonei contenitori destinati anche alla raccolta di questo tipo di rifiuti (cestini porta rifiuti);
  • è fatto obbligo di munirsi, durante l’accompagnamento dei cani, di apposite bottigliette, spruzzatori o altri contenitori d’acqua da versare all’occorrenza, senza aggiunta di sostanze chimiche o di detergenti e di riversare una congrua quantità d’acqua in
    corrispondenza del punto interessato dalle deiezioni liquide prodotte dai cani ai fini della loro diluizione e della ripulitura delle superfici interessate, su tutte le aree urbane pubbliche o ad uso pubblico e relativi manufatti e sulle aree private che si affacciano su aree pubbliche o ad uso pubblico, nonché sui mezzi di locomozione parcheggiati sulla pubblica via;
  • è fatto divieto assoluto di consentire ai cani di urinare a ridosso dei portoni di ingresso e degli accessi ad abitazioni, negozi e vetrine;
  • è fatto obbligo adoperarsi, in ogni modo, affinché i cani non compromettano l’integrità, il valore ed il decoro di qualsiasi area, struttura, infrastruttura o manufatto, mobile o immobile, di proprietà comunale;
  • è fatto obbligo tenere i cani a guinzaglio, anche se di piccola taglia, nelle aree pubbliche e di uso pubblico. Il guinzaglio non potrà superare la lunghezza complessiva di 1,50 m;
  • nei luoghi in cui vi sia grande affollamento (ad esempio in occasione di fiere, sagre, raduni, spettacoli e manifestazioni pubbliche ecc.) i cani che manifestano una certa pericolosità, vanno muniti di idonea museruola;
  • il proprietario o il custode di un animale è tenuto a garantire costantemente un’alimentazione adeguata per qualità e quantità, le cure necessarie e il corretto trattamento dello stesso facendo ricorso, ove necessario, al veterinario;
  • è fatto divieto di introdurre i cani nei laboratori e in locali ove si eserciti la produzione di alimenti o bevande; si specifica che il divieto di accesso alle cucine ed ai laboratori e non ai locali ed agli spazi di somministrazione: in tali luoghi, ovvero nei bar, ristoranti e pizzerie e relative pertinenze, l’accesso è subordinato alla volontà del gestore del locale stesso;
  • è vietato lasciare vagare i cani sulle aree pubbliche, nonché consentire agli stessi di uscire incustoditi dalla proprietà privata;
  • è vietato condurre o lasciar vagare cani in parchi pubblici, giardini, aiuole, spiagge, nei letti dei torrenti e in qualsiasi area verde di proprietà della pubblica amministrazione; il divieto è reso noto mediante apposita segnaletica;

Chiunque non dovesse rispettare tali nuove regole incorrerà in una sanzione amministrativa corrispondente nel versamento di una somma che potrà andare da un minimo di 50 euro ad un massimo di 300 euro.

In questa circostanza è stato disposto anche come le uniche eccezioni siano fatte per i cani guida di persone non vedenti, i cani da pastore e da caccia quando utilizzati per la guida delle greggi e per la caccia e i cani delle forze di polizia e di soccorso, quando sono utilizzati per servizio che non avranno l’obbligo del guinzaglio e della museruola.

Sembra strano che si sia dovuti ricorrere all’intervento dell’amministrazione comunale per far rispettare regole molto semplici che in una società civile dovrebbero essere una consuetudine. Purtroppo così non è stato, la speranza è che ora, con l’intervento del Sindaco la situazione ad Arco possa migliorare e anche gli irriducibili maleducati che sino ad oggi non hanno raccolto le deiezioni dei propri cani, possano ravvedersi e iniziare a diventare cittadini migliori.