Il nuovo Programma di sviluppo strategico Apss per il quinquennio 2023-2027 presentato oggi si basa sui principi di semplicità, partecipazione e vicinanza alla persona. Il documento espone le linee guida per il governo locale dei servizi sanitari e socio-sanitari per i prossimi cinque anni, in linea con gli obiettivi politici istituzionali della Giunta provinciale.
«Il Programma di sviluppo strategico per gli anni 2023-2027 è un documento di importanza fondamentale – ha dichiarato l’assessore alla salute Stefania Segnana – perché costituisce lo strumento che ci permetterà di affrontare con più consapevolezza e con maggiore sicurezza le difficili sfide che ci aspettano nel futuro: come ad esempio coniugare gli elevati standard di qualità con una maggiore tempestività nell’erogazione dei servizi, o aumentare la capacità nell’attrarre le figure professionali di cui il Trentino ha bisogno. Siamo comunque fiduciosi perché, nonostante i problemi da affrontare siano molti e complessi, abbiamo imparato, soprattutto attraverso la drammatica esperienza della pandemia dovuta al Covid-19, che possiamo contare sulle grandi risorse e sulle doti professionali ma soprattutto umane delle persone che a tutti livelli operano all’interno dell’Azienda per i servizi sanitari. Persone che grazie al loro lavoro e alla loro dedizione hanno saputo conquistarsi la stima e la fiducia della popolazione trentina».
Il Programma di sviluppo strategico (Pss) per il sistema sanitario trentino prevede sei concetti guida per migliorare la centralità e il benessere della persona, attraverso l’integrazione di servizi e territorio. Il primo è la semplicità, con l’implementazione dei processi di digitalizzazione per cittadini e operatori, oltre allo sviluppo delle Centrali operative territoriali. Il secondo è la sanità partecipata, con l’integrazione socio sanitaria per prevenire fragilità e l’esclusione sociale, ma anche il coinvolgimento del personale nelle scelte aziendali.
Terzo e centrale obiettivo del Pss è quello di una sanità vicina alla persona. Vicinanza e prossimità significano innanzitutto l’attenzione che i professionisti dell’Apss dedicano nel mettersi in relazione con i pazienti e nel riconoscere quelle condizioni individuali di fragilità che necessitano di approcci maggiormente personalizzati. Fondamentale a questo riguardo è la funzione svolta dai Distretti sanitari introdotti di recente con la macro riorganizzazione dell’Apss e che rispondono al preciso compito di ridurre la distanza tra pazienti e territorio. Gli strumenti specifici in vista della realizzazione di questo fine sono i servizi di medicina di famiglia, di continuità assistenziale e di teleconsulto. Una funzione fondamentale spetta poi ai nuovi modelli organizzativi previsti nel riassetto della sanità trentina, a partire dall’ospedale policentrico, che rappresenta l’equilibrio tra prossimità delle cure e specializzazione e i presidi intermedi come le case di comunità e gli ospedali di comunità.
Quarto punto programmatico è quello di un’azienda sanitaria sempre più presente, attraverso un piano di comunicazione condiviso: rivolto sia all’esterno, verso media e cittadini, per migliorare i rapporti fra organizzazione sanitaria e territorio, sia all’interno, verso portatori di interessi e in vista di una migliore all’interno dell’Apss.
Il quinto concetto chiave, le cure migliori, fa leva sulla combinazione di due fondamentali istanze: da parte dei cittadini, che nei servizi di cura non richiedono solo elevati standard qualitativi ma mettono nel giusto rilievo anche una valutazione in termini di attenzione e di empatia; e da parte degli stessi professionisti sanitari, che esprimono l’esigenza di un ambiente di lavoro sereno, stimolante che permetta una valorizzazione e un accrescimento delle competenze.
Il sesto e ultimo concetto guida è quello per una salute responsabile, che ancora una volta vede il cittadino al centro dell’attenzione e che si propone di ridurre le necessità di cura attraverso programmi di prevenzione.