brown bear on a body of water
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Attualità

Catturata l’orsa JJ4 in Trentino

Durante il corso della notte, l’orsa JJ4 è stata catturata e la Provincia di Trento ha reso nota la notizia, rivelando che i particolari riguardanti la cattura verranno presentati durante la conferenza stampa dell’assessora provinciale all’agricoltura e alle foreste, Giulia Zanotelli, insieme al presidente della Provincia, Maurizio Fugatti. L’orso, contro cui incombe una sentenza di abbattimento – per il momento sospesa dal Tar – ha commesso l’aggressione mortale di Andrea Papi, un ragazzo di 26 anni proveniente da Caldes, che si trovava a fare jogging sui sentieri del monte Peller.

La Provincia ha dichiarato di essere pronta a trasferire l’orsa in un’altra area, ovviamente a spese del Paese che dimostrerà di essere disponibile ad accoglierla. Questa decisione è destinata a suscitare polemiche tra i sostenitori dell’uccisione e coloro che invece sostengono la salvaguardia e la protezione di queste specie.

L’orso JJ4 è diventato il simbolo della lotta per la tutela dell’ambiente e delle sue specie animali minacciate di estinzione. Tuttavia, l’aggressione mortale di Andrea Papi ha in qualche modo sconvolto questo dibattito, portando alla ribalta il tema della pericolosità delle specie selvatiche e del loro impatto sui popolamenti umani.

L’avvocatura della Provincia ha depositato intanto nella giornata di ieri gli atti richiesti dal Tar di Trento sul caso dell’aggressione mortale ad Andrea Papi, chiedendo contestualmente la revoca del decreto con cui il tribunale amministrativo ha sospeso l’ordinanza di abbattimento dell’orsa Jj4, ritenuta responsabile dell’uccisione. «Auspichiamo che con il deposito degli atti richiesti all’amministrazione, e in aggiunta alla relazione che Ispra, da quanto apprendiamo da nostre interlocuzioni, intende far avere al tribunale nelle prossime ore, il Tar possa pronunciarsi per la revoca della sospensiva di abbattimento. Auspichiamo infine che possa venire anticipata la camera di consiglio collegiale, fissata nel decreto per l’11 maggio», ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.

Secolo Trentino