Alessandro Urzì ha sollecitato un’attenzione speciale da parte delle autorità competenti riguardo alla castrazione chimica degli orsi per frenare la moltiplicazione eccessiva della popolazione di grandi predatori. Ha inoltre preso contatto con una struttura in Romania che sarebbe disponibile ad accogliere uno o più orsi in un’area attrezzata per evitare abbattimenti seriali. Alessandro Urzì ha sottolineato la necessità di agire su più fronti per gestire la popolazione di orsi e garantire la sicurezza dei residenti nelle zone di insediamento dei plantigradi.
Ha inoltre sollecitato il presidente Fugatti a convocare un tavolo di governo provinciale per discutere il problema. Infine, ha proposto la legalizzazione dell’utilizzo a scopo difensivo delle bombolette di spray anti orso e la possibilità di allestire presidi elettronici di grande efficacia per evitare i contatti negli ambiti residenziali.
“Solleciterò – ha affermato Urzì – in questo senso il presidente Fugatti che anche in questi giorni di emergenza non ha convocato il tavolo della coalizione di governo provinciale decidendo di fare e decidere da solo. Avremo spero modo di confrontarci.
Ora si segua quindi immediatamente, perché questo sì è nelle possibilità della provincia autonoma, un piano di sicurezza dei residenti nelle zone in cui è presente la popolazione di orsi. Non è sicuramente la rimozione di un solo esemplare ed eventualmente anche la sua soppressione (se non si troverà un ricovero adatto ad ospitarlo, senza procedere all’abbattimento) a normalizzare la situazione in Val di Sole e negli altri territori di insediamento dei plantigradi”, ha affermato l’esponente di Fratelli d’Italia.
Un procedimento analogo è già stato fatto per l’orso M49, castrato chimicamente e che attualmente si trova presso il Centro Casteller di Trento. Lo aveva confermato nel 2020 l’assessore Giulia Zanotelli nella risposta ad un’interrogazione presentata dal gruppo di Futura in Consiglio provinciale. “Si tratta di una prassi per gli animali detenuti in cattività”, ha precisato Zanotelli aggiungendo che all’orso vengono somministrati dal veterinario integratori contenenti sostanze naturali (amminoacidi e vitamine) “che hanno effetti benefici e calmanti senza alterarne comportamento e fisiologia”