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Turismo. Coldiretti: “buoni risultati dei ponti di primavera sono segnale importante per la stagione estiva”

E’ questo quanto emerge da un'analisi di Coldiretti/Ixe’ che evidenzia l’impatto sui comportamenti dei cittadini in considerazione del calendario favorevole sulla ricorrenza del 25 aprile.

“Più di un italiano su quattro (26%) ha scelto di fare il ponte anche prendendo un giorno di ferie in occasione della Festa della Liberazione per riposare a casa o con amici, distrarsi con gite in giornata ma anche approfittare per fare una breve vacanza”.

E’ questo quanto emerge da un’analisi di Coldiretti/Ixe’ che evidenzia l’impatto sui comportamenti dei cittadini in considerazione del calendario favorevole sulla ricorrenza del 25 aprile.

Le mete piu’ gettonata restano quelle lungo la Penisola che consentono di ottimizzare il tempo limitato a disposizione, con la quasi totalità dei vacanzieri che ha scelto una destinazione nazionale, dal mare alle città d’arte fino alla campagna e alla montagna. L’alloggio preferito sono le abitazioni di proprietà o di parenti ed amici seguite dagli alberghi, dai bed and breakfast.

Gettonatissimi gli agriturismi dove secondo Campagna Amica Terranostra in alcune strutture si registra già il tutto esaurito grazie alla voglia degli italiani di stare all’aria aperta alla ricerca del buon cibo. A far scegliere uno dei 25400 agriturismi italiani – sottolinea la Coldiretti – è infatti la spinta verso un turismo tutto Made in Italy di prossimità, “sostenibile” in termini di costi, distanze e rispetto del proprio benessere.

Un trend che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.

“I buoni risultati dei ponti di primavera rappresentano un segnale importante per la stagione turistica estiva quasi alle porte che dopo anni di restrizione segna il pieno ritorno alla normalità, seppur con le preoccupazioni legate al conflitto in Ucraina e alle difficoltà economiche” ha infine concluso Coldiretti.