Nella Bassa Val di Sole, in Trentino-Alto Adige, oggi è stata rinvenuta la carcassa di un cucciolo di orso. L’animale era ancora molto giovane, aveva solo tra i 3 e i 4 mesi di vita, ed è stato recuperato dal personale forestale. Il piccolo orso sarà inviato all’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, dove verranno accertate le cause del decesso.
L’episodio non ha nulla a che fare con JJ4, la femmina di orso che negli ultimi mesi ha fatto tanto rumore, dopo l’avvistamento dei suoi cuccioli. I piccoli in questione, infatti, sono ormai entrati nel secondo anno di vita, pesano circa 40 chili e sono indipendenti. La carcassa del cucciolo rinvenuto morto, invece, appare molto piccola e denutrita.
Secondo gli esperti del Servizio faunistico della Provincia autonoma di Trento, non è raro che i cuccioli di orso muoiano nel loro primo anno di vita. In particolare, il tasso di mortalità naturale può superare il 75%. Nonostante ciò, la morte di un cucciolo rappresenta sempre una perdita per la popolazione di orsi, che negli ultimi anni sta cercando di riprendersi dalle conseguenze della caccia e della distruzione dell’habitat naturale.
“Il sottosegretario Claudio Barbaro, che ringrazio per la sensibilità e concretezza dimostrata, ha preso consapevolezza della problematica trentina”. Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti al termine del tavolo tecnico sull’emergenza orsi in Trentino che si è tenuto a Roma questa mattina: “Riteniamo importante l’impegno preso oggi dal Ministero dell’ambiente di attivarsi con i propri canali diplomatici per trovare altre aree in Italia o in Europa dove spostare gli orsi in eccesso che sono presenti sul nostro territorio. Lo dimostra il fatto che è già stato convocato un tavolo per i primi di maggio. C’è quindi la volontà di affrontare celermente il problema, individuando soluzioni idonee per il nostro territorio”.
“Al tavolo la Provincia ha portato le sue proposte partendo dalla revisione del Pacobace – ha spiegato l’assessore Zanotelli – fino ad arrivare a sollecitare l’introduzione dello spray anti orso come richiesto più volte negli anni dall’Amministrazione trentina. Il nostro compito è trovare a breve soluzioni concrete al problema per il bene della nostra comunità”.