“Un DEF che tratteggia un quadro equilibrato e prudente ma che, sul piano politico, indica soprattutto due aspetti: l’insostenibilità delle promesse elettorali del centrodestra, la necessità di portare a casa tutti gli impegni e i progetti del PNRR.”
Così in aula il Senatore trentino del Gruppo per le Autonomie, Pietro Patton sul Documento di Economia e Finanza.
“Dalla guerra in Ucraina, all’inflazione, agli interventi deflazionistici della BCE siamo davanti a un quadro che mantiene tutte le incognite degli ultimi mesi, le stesse che rendevano evidente l’irrealizzabilità di certe promesse elettorali. E infatti nel DEF non vi è traccia del tanto sbandierato superamento della Legge Fornero, ma neppure nulla per interventi necessari come il ripristino di Opzione Donna e un incremento della spesa sanitaria in rapporto al PIL, che nel DEF risulta invece in diminuzione dal 6,9% del 2022 al 6,2% del 2022.
Opzione Donna – sottolinea Patton – va ripristinata con i requisiti in vigore fino al 2022. E’ uno strumento che può contribuire a riassorbire le differenze di genere previsto dal PNRR, compensando le differenze retributive e contributive che da anni colpiscono la vita lavorativa delle donne.
L’unico intervento è quello di una lieve e temporanea riduzione del peso contributivo sul lavoro, con un effetto molto limitato sul recupero del potere d’acquisto perso in questi mesi dalle famiglie e dai lavoratori.
La verità è che l’unica strada percorribile per sostenere la crescita e rafforzare la protezione sociale in un contesto di sostenibilità del debito italiano, passa dalla messa a terra di tutti gli interventi, le riforme e gli investimenti del PNRR. Solo così riusciremo nell’obiettivo della modernizzazione del Paese, con il superamento dei ritardi strutturali e delle diseguaglianze generazionali, territoriali e di genere e per lasciare alle prossime generazione un Paese più giusto e un tessuto economico più competitivo.”, ha concluso Patton.