Il 25 aprile, durante il concerto al Parco delle Albere di Trento, un gruppo di ragazze è stato oggetto di gesti spregevoli che sono stati denunciati pubblicamente durante un’assemblea organizzata da “Non una di meno” il 27 aprile, ancora una volta alle Albere. Il movimento ha reso noto l’accaduto sui propri canali social e ha invitato ulteriormente tutte le donne vittime di molestie a fornire una testimonianza.
Secondo il post pubblicato dal movimento, le ragazze sono state molestate mentre ballavano durante il concerto, sia sotto il palco che a distanza, e perfino da sole o in compagnia di qualcuno che amavano. Il post afferma inoltre che ci si aspettava di trovarsi in uno spazio consapevole e sicuro, dove era possibile sentirsi libere, ma invece molte di loro sono dovute allontanarsi a causa della rabbia e della necessità di sopravvivenza.
Il movimento ha reso noto che non si tratta della prima volta che si verifica un’esperienza del genere e che questa volta hanno deciso di non rimanere in silenzio su un’esperienza dolorosa che è stata comune a molte di loro.
“Non una di meno” ha chiesto di condividere l’appello per creare uno spazio in cui chiunque può portare la propria testimonianza ed essere ascoltato. L’appello è rivolto anche ad altre donne che possono avere subito ogni forma di molestia e che si sentono pronte a condividere la propria testimonianza.
Il movimento ha inoltre invocato l’importanza di restituire alla donna i propri spazi, la propria libertà e ogni strada, parco, piazza, mezzo pubblico, e aula universitaria che le spetta di diritto. Il loro messaggio conclude affermando che le donne non devono avere paura di alzare la voce e che insieme possono costruire un’alternativa per un futuro libero da molestie.
In merito è intervenuto anche il Consigliere provinciale della Lega Salvini Trentino, Devid Moranduzzo, che ha dichiarato: ” La gravità di quanto accaduto non può essere minimizzata: il diritto di tutti i cittadini, donne in primis, a godersi una serata di musica e condivisione in sicurezza, è stato violato. Le autorità devono farsi garanti della sicurezza dei propri concittadini e, in questo caso, hanno fallito. Il Sindaco di Trento deve prendere posizione e condannare fermamente gli atti di violenza commessi nel quartiere le Albere, riaffermando il diritto delle donne a frequentare i pubblici spazi senza subire molestie e violenze.”