“Un po’ la Franzoni la capisco”, è polemica sulla tazza per la festa della mamma. La Franzoni è una figura che è rinominata in molti dibattiti e controverse, e ora anche nella creazione di “mug” senza fine. I super famosi Piattini Davanguardia, con sede a Bari, noti per i loro “mug” originali e stravaganti, sono stati al centro di una grande polemica a causa di un post su Instagram per la festa della mamma. Il duo innovativo, che è stato messo in luce dalla celebrità televisiva Orietta Berti circa un anno fa durante Che tempo che fa, ha deciso di creare una tazza che non sta facendo, però, ridere molti.
La tazza in questione è bianca, con una scritta in nero sottile su quattro righe: “Un po’ (in piccolo) la (ampio e in corsivo) Franzoni (grande e in stampatello) la capisco (di nuovo in piccolo)”. La presunta ironia che si celava dietro la scelta di questa scritta non è passata inosservata. Essa infatti faceva riferimento al famoso caso del delitto di Cogne.
Sembra che la reazione pubblica alla foto pubblicata è stata di indignazione. Centinaia di persone si sono esposte sui social per esprimere la loro riprovazione sulla tazza “Franzoniana”. Il tutto è stato aggravato dalla spiegazione dell’ideatrice della tazza, Annagina Totaro. Nel suo post, infatti, ha spiegato che il messaggio era una riflessione che riguardava una crisi d’ira nei confronti dei propri figli, ed ha affrontato la situazione cercando di giustificare la loro scelta. La risposta della Totaro ha infiammato ancora di più il dibattito: la gente ha accolto male la sua dichiarazione, perché considerava quella frase inaccettabile e immorale.
A differenza delle sue intenzioni, la spiegazione della Totaro ha sollevato ancora di più la protesta degli utenti, costringendo l’azienda a rispondere. “Nessuno sta semplificando la situazione e si tratta solo di un pensiero condivisibile o meno. Non siamo qui per costringerti a condividerlo,” hanno ribattuto i Piattini Davanguardia.
Molti utenti hanno spiegato come la creazione di una tazza del genere, che fa riferimento ad una vera tragedia nazionale, sia un diabolico tentativo di guadagnare visibilità, anche se queste immagini inquietanti e disgustose non hanno nulla che possa essere facilemente giustificato. A dire il vero, sembra che questo tipo di disincanto, se effettuato in modo adeguato, sia ancora più pertinente in letteratura, come dimostrato nel caso di Madame Bovary. Tuttavia, l’argomento cambia radicalmente ogni volta che ci si riferisce a casi di parricidio o matricidio.
Nonostante tutto questo, la tazza in questione è ancora in vendita nel negozio online dell’azienda.