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Medico discriminato perché italiano – Galateo Fdi “Grave, depositeremo interrogazione urgente in provincia”

Il consigliere provinciale Marco Galateo presenterà nelle prossime ore  un’interrogazione urgente al Presidente della Provincia riguardo a quanto sarebbe accaduto alla dottoressa  Corrada Ambrogio medico di base a Gais, secondo notizie finite sui media nazionali.

Il Consigliere Provinciale di Fratelli d’Italia Marco Galateo ha annunciato oggi la presentazione di un’interrogazione urgente al Presidente della Provincia Arno Kompatscher al fine di sollevare la questione delle gravi accuse di mobbing e vandalismi subite dalla dottoressa Corrada Ambrogio nel corso della sua attività professionale come medico di base a Gais.

La dottoressa Ambrogio, proveniente dalla Sicilia e trasferitasi in Alto Adige per dedicarsi alla sua professione – come riportano alcuni organi di stampa nazionale – ha recentemente espresso la sua frustrazione e il desiderio di lasciare il lavoro in Alto Adige  a causa di un’ondata di accuse infamanti e di un trattamento offensivo nei suoi confronti. La dottoressa ha dichiarato di aver subito frequenti insulti, inclusi commenti denigratori e discriminatori rivolti alla sua persona, come ad esempio essere definita “più inutile degli infermieri” o ricevere commenti che mettono in discussione la sua professionalità.

La situazione si è ulteriormente aggravata con la pubblicazione di articoli online su testate tedesche che l’hanno dipinta come “l’italiana dalle aperte simpatie neofasciste per Giorgia Meloni” e l’hanno accusata di negare ai pazienti l’uso della lingua tedesca. Accuse  infondate e diffamatorie che hanno spinto la dottoressa Ambrogio a lasciare il proprio incarico 

La dottoressa Ambrogio ha intrapreso un percorso di studio e formazione approfondito, completando con successo i suoi tirocini a Bressanone e Bolzano. Tuttavia, le sue difficoltà sono iniziate quando è stata costretta a lavorare in sala operatoria come secondo chirurgo, nonostante non fosse autorizzata a farlo. La sua determinazione nel rifiutare questa situazione ha scatenato ritorsioni da parte dei suoi superiori, che l’hanno bocciata e costretta a ripetere il tirocinio a San Candido.

Successivamente, alla dottoressa Ambrogio è stata offerta una sistemazione temporanea in un seminterrato a Brunico, condiviso con i colleghi del Servizio infermieristico, che avevano temporaneamente sospeso l’attività a causa dell’emergenza COVID-19. Durante questo periodo, la dottoressa ha subito continue vessazioni, tra cui il ritrovamento dei suoi appunti gettati nel cestino e la porta del proprio ambulatorio aperta da ignoti. 

Sono state inoltre fatte segnalazioni ingiustificate nei confronti della dottoressa all’ASL, mentre atti di vandalismo come il vomito e l’urina sui muri hanno creato un ambiente di intimidazione e insicurezza per lei. 

Una situazione inaccettabile su cui va fatta chiarezza – ha commentato il consigliere Galateo che ha manifestato la propria solidarietà alla dottoressa Ambrogio. 

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