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Prof accoltellata da studente. Crepet: “ragazzo col coltello ha bisogno di più scuola, non di meno scuola, probabilmente è solo solissimo”

Paolo Crepet ha esordito proprio parlando della vicenda dello studente che ha accoltellato la professoressa ad Abbiategrasso, affermando: "Tutti gli adolescenti sono inquieti. Bisogna avere del tempo per sapere come stanno e chi ce l'ha?

Lo psichiatra Paolo Crepet è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Ilaria Sambucci su Radio Cusano Campus per parlare, tra le varie, del caso dello studente che ha accoltellato la professoressa ad Abbiategrasso e, più in generale, della figura delle psicologo nelle scuole.

Paolo Crepet ha esordito proprio parlando della vicenda dello studente che ha accoltellato la professoressa ad Abbiategrasso, affermando: “Tutti gli adolescenti sono inquieti. Bisogna avere del tempo per sapere come stanno e chi ce l’ha? La prof. di matematica con 50 minuti di insegnamento o il bidello nei 10 minuti d’intervallo? I ragazzi non sono così disponibili, sono tutti curvi sullo smartphone. Il “Come stai” non te lo posso fare in un reel, o ci parliamo tutti oppure le cose rimangono così. Quel ragazzo col coltello ha bisogno di più scuola, non di meno scuola, probabilmente è solo solissimo”.

Proseguendo, e prima di concludere, lo psichiatra si è soffermato anche sulla figura dello psicologo a scuola, specificando: “Lo sportello psicologico a scuola c’è da tanti anni, il ministro dovrebbe saperlo, c’è ma evidentemente funziona male. Io vorrei chiedere al ministro come vengono reclutati gli psicologi che vanno allo sportello. Se per esempio ci sono neolaureati o persone esperte. Per avere a che fare con adolescenti con problemi ci vuole molta professionalità. Nessuno valuta queste figure così come nessuno valuta le capacità empatiche e di relazione di un professore. Il problema che non si vuole capire è che il vero sportello psicologico serve ai professori, per aiutarli a gestire gli studenti. O sono tutti psicolabili, o ci sono dei casi e ci saranno dei professionisti a gestirli e poi ci vuole una diversa valutazione dell’insegnante e una diversa struttura della scuola. Perché vanno tutti a casa alle 13?”.