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Ambiente

Continental: Trentino-Alto Adige poco inquinante: mezzi prevalenti Euro 6

Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Trentino-Alto Adige nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro[1].

Dall’analisi emerge che il Trentino-Alto Adige è una delle regioni più virtuose per le categorie meno inquinanti e il parco circolante vede dati significativi per i mezzi entro i 5 anni.

Immatricolazioni: In Trentino aumentano gli autocarri mentre solo la Provincia di Bolzano registra un dato positivo per i nuovi autobus

Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci nel 2022 in Italia hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi.

Il Trentino-Alto Adige si presenta in contrapposizione rispetto al Paese mantenendo, seppur in maniera più contenuta, il trend positivo dello scorso anno e immatricolando 1.396 nuove targhe (+2,2%). Le nuove targhe sono suddivise tra le Province di Bolzano (802, +3% in un anno) e Trento (594, +1,2%).

Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021.

Il Trentino-Alto Adige segna un calo decisamente più rilevante rispetto a quello nazionale registrando quasi il -42% (117 nuove unità, 84 in meno rispetto al 2021).In questo contesto è la Provincia di Trento a incidere in negativo sulla regione con il -79,2%: solo 27 nuove immatricolazioni a fronte delle 130 dell’anno precedente. Bolzano, invece, è in controtendenza e segna una crescita del 26,8% con ben 90 nuovi autobus.

Alimentazione: nelle Province trentine l’alimentazione alternativa si fa strada tra il gasolio

Per quanto concerne l’alimentazione, la situazione nazionale del parco circolante settore trasporto merci nel 2022 rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).

Il Trentino-Alto Adige mostra un aumento di mezzi ad alimentazioni alternative: l’elettrico tocca l’1,7% (contro l’1,3% del 2021) e l’ibrido raggiunge quota 2,7% (1,5% in più rispetto al 2021). Il gasolio cala, ma rimane preponderante e copre poco più dell’89% del parco, mentre la benzina raggiunge il 4%. Tra le Province, Trento raggiunge una percentuale minore di veicoli a gasolio rispetto a Bolzano (87,4% contro 92,7%) e una più alta per quanto riguarda i veicoli ad alimentazione elettrica (2% contro l’1,1%). Il territorio della Provincia trentina raggiunge anche una quota rilevante per gli ibridi che sfiorano il 4%.

Anche il panorama relativo all’alimentazione del parco autobus a livello nazionale è stabile rispetto al 2021, sebbene ci sia qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%). In Trentino-Alto Adige l’ibrido mantiene una quota prossima allo zero e l’elettrico aumenta fino a raggiungere l’1,2% (nel 2021 si registrava lo 0,9%). Il gasolio resta stabile al 95,6% e il metano si abbassa al 3%, contro il 3,4% segnato nel 2021. Poche le differenze tra le due Province; da segnalare però che a Bolzano la quota degli autobus ad alimentazione elettrica tocca il 2,6%, a Trento, invece, è pari solo allo 0,1%. L’ibrido segna lo 0,3% a Bolzano.

Categoria Euro: in Trentino-Alto Adige gli autocarri Euro 6 sono il 70%. Bene anche gli autobus (quasi la metà del parco circolante)

Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%.

La situazione è decisamente più rosea in Trentino-Alto Adige dove gli Euro 0 superano di poco il 2% e, in generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 restano stabili al 5,8%. La regione conquista la medaglia d’argento per la presenza di mezzi appartenenti alla categoria Euro 6, che aumentano e raggiungono una quota addirittura del 70% (nel 2021 si attestavano al 66%).

Di conseguenza, le classi meno inquinanti raggiungono cifre considerevoli anche nelle due Province: a Trento la percentuale degli Euro 6 supera quella regionale e tocca il 74,6%, mentre gli Euro 0 registrano l’1,8%, dato più basso in tutta Italia. A Bolzano gli Euro 6 si attestano al 60,7% e gli Euro 0 sono inferiori al 3% (più precisamente registrano il 2,8%).

In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco.

Gli autobus Euro 6 in Trentino-Alto Adige crescono e toccano quasi la metà del parco circolante (49,3% rispetto al 42,6% registrato nel 2021). Sul piano delle province spicca Bolzano con la categoria Euro 6 che arriva al 54,3%, più di un autobus su due. Proporzionalmente, per quanto riguarda i veicoli più inquinanti, Bolzano mostra un panorama decisamente positivo con una quota pari soltanto all’1,9% di Euro 0. Anche la Provincia di Trento raggiunge degli ottimi risultati con gli Euro 0 al 3% e le classi Euro 6 al 45%.

Anzianità: gli autocarri 0-5 anni sfiorano il 62%. Nel segmento autobus, è Bolzano ad avere il parco circolante più giovane

Nell’analisi per fasce di anzianità, il parco circolante di autocarri per il trasporto merci nel 2022 in Italia risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante).

In Trentino-Alto Adige la situazione è senz’altro migliore: la fascia d’età più diffusa resta quella tra i due e i cinque anni (33,1%). Se consideriamo i mezzi più giovani (zero e cinque anni) la percentuale sfiora il 62%. Nella Provincia di Trento i mezzi tra 0 e 5 anni raggiungono addirittura quota 67,3%. Dati positivi per gli autocarri più giovani anche a Bolzano, dove si registra il 50,4%.

La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%).

Anche in questo caso il Trentino-Alto Adige presenta risultati interessanti. Sebbene la quota più rappresentata sia quella degli autobus tra i 5 e i 10 anni (27,6%), i mezzi compresi tra 0 e 5 anni sono il 34,5%. Tra le Province, Bolzano si presenta in linea con la regione, toccando addirittura il 40,6% di autobus entro i 5 anni. Bene anche Trento seppur con un dato più basso (29,3%). I mezzi over 30 sono più diffusi nel territorio di Trento, dove si attestano al 2,7%, mentre nella Provincia di Bolzano si fermano all’1,8%.


[1] Fonte: Elaborazione Econometrica su dati ACI