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Lavoro

Influencer: con il nuovo testo unico maggiore trasparenza sui contenuti

In Italia, anche gli “influencer” dovranno presto attenersi a nuove regole volte a garantire maggiore trasparenza e riconoscibilità dei messaggi pubblicitari, tutela dei minori e divieto di messaggi discriminatori e di hate speech. Queste regole derivano dal Testo unico dei servizi di media audiovisivi, che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha deciso di estendere anche a creatori di contenuti digitali come influencer, streamer, creator e vlogger. Questi soggetti svolgono un’attività equiparabile a quella dei fornitori di servizi di media audiovisivi e quindi devono rispettare le stesse regole.

Non una cosa da poco visto che a volte non si può sapere se quel prodotto tanto decantato sia coinvolto, o meno, in una qualche forma di sponsorizzazione. Con il testo unico si proverà a far chiarezza sul delicato tema.

Per garantire il rispetto di queste disposizioni, l’Autorità ha avviato una consultazione pubblica della durata di 60 giorni. Durante questa consultazione, saranno definiti i parametri che identificano gli influencer in grado di raggiungere il grande pubblico, e quindi paragonabili alle televisioni o ai servizi on demand. Tra gli obblighi previsti ci sono l’iscrizione al Registro operatori della comunicazione, la disciplina in materia di opere europee e indipendenti, e la segnalazione certificata di inizio attività.

Le piattaforme di condivisione video, come YouTube, già devono rispettare alcune disposizioni del Testo unico. Alla fine della consultazione, l’Autorità varerà delle Linee guida, che saranno uno strumento più flessibile rispetto al Regolamento e si adatteranno meglio alla realtà del settore.

In base a stime recenti, in Italia ci sono circa 350.000 influencer. Nel 2022, il giro d’affari dei social media è stato di 308 milioni di euro, e quest’anno si prevede un aumento del 13%. Tuttavia, la situazione varia a seconda della piattaforma: su Facebook, ad esempio, si sta verificando una progressiva scomparsa dei creator, mentre su Instagram i compensi stanno aumentando soprattutto per gli influencer con fino a 300.000 follower. Su TikTok, al contrario, i compensi crescono per chi ha tra 300.000 e un milione di follower, ma calano per i più piccoli.

Queste nuove regole sono il risultato degli sforzi di diversi paesi europei che stanno cercando di regolamentare l’attività degli influencer. Ad esempio, in Francia è stata recentemente approvata una legge che vieta la promozione di alcune pratiche come la chirurgia estetica o la desistenza terapeutica. Sono state anche introdotte restrizioni sulla promozione di prodotti contenenti nicotina, scommesse sportive e giochi d’azzardo, che possono essere pubblicizzati solo su piattaforme che vietano l’accesso ai minori.

Queste nuove regole rappresentano un passo importante per garantire un utilizzo responsabile e trasparente dei social media, e la tutela dei diritti dei minori. Sarà interessante osservare come gli influencer e le piattaforme si adegueranno a questi cambiamenti e come influiranno sul settore dei media digitali.

Riguardo l'autore

Giulia Calama

Nata dalla sponda veronese del lago ma lasciato il cuore dalla parte delle grotte di Catullo, colpita dai famosi versi Odi et amo ma ancora di più da quelli licenziosi. Laurea magistrale in Lettere conseguita non "perché amo leggere" ma perché mi piace scrivere. Predilezione per lavori manuali al limite tra la donna avanguardista e una donna d'altri tempi: cucino, cucio e lavoro l'uncinetto. Solo musica italiana (escludo i Queen)

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