La candidatura di Francesco Valduga come diretto avversario del Presidente uscente, Maurizio Fugatti, ancora non decolla e, sulla carta, dovrebbe contare sull’appoggio della collaudata rete di associazioni, corpi intermedi e raggruppamenti metapolitici da sempre affini o contigui alla sinistra. Sulla carta appunto.
L’emergenza eroina, i diversi problemi di sicurezza/degrado del territorio e i recenti drammatici fatti di cronaca avvenuti a Rovereto non costituiscono un bel biglietto da visita per il candidato di centrosinistra Francesco Valduga.
Proporsi quale amministratore della Provincia provenendo da un’esperienza comunale davvero problematica e priva di risultati positivi non è certo la migliore delle situazioni. Questi eventi non solo hanno influenzato l’atmosfera generale della città, ma hanno anche messo in luce le peculiarità del candidato nella gestione delle emergenze che, a quanto pare, rifiuta di ritenere tali. Egli come la maggioranza dei suoi collaboratori.
Inoltre la sua campagna elettorale, non ancora entrata nel vivo, potrebbe essere influenzata dalle frizioni interne al Partito Democratico che, complice il periodo festivo, stanno montando.
Nonostante ciò, un cambio di candidato in piena campagna elettorale è altamente improbabile. Abbiamo assistito ad un evento del genere nel passato a Trento, precisamente in occasione delle elezioni comunali del 2020 (ne abbiamo visti gli esiti), ma non è da considerare come una probabilità significativa per la situazione attuale.
Al contrario, sembra che il candidato di centrodestra, Maurizio Fugatti, sia abbastanza sicuro di ottenere una riconferma come Presidente. La vera sfida per lui sarà il risultato ottenuto dai partiti che fanno parte della sua coalizione, in modo da poter comporre una squadra che davvero rispecchi l’esito elettorale e che permetta di governare efficacemente.
Vero è che reale peso dei partiti emergerà dalle urne e, al netto degli entusiasmi propagandistici, genererà il reale peso degli stessi in consiglio e quindi in giunta.
Attendiamo quindi di entrare nel vivo della campagna, dopo le consuete boutade ferragostane, per comprendere come Francesco Valduga cercherà di smarcarsi dalla pesante atmosfera roveretana, come Maurizio Fugatti vorrà gestire i delicati equilibri fra partiti in gara tra loro e come cercherà visibilità la Vicepresidente in pectore che dovrà fare i conti con il conteggio impietoso delle preferenze.