Si è spenta nella giornata di oggi all’età di 51 anni la scrittrice Michela Murgia che proprio lo scorso maggio aveva dichiarato al giornalista Aldo Cazzullo su il Corriere della sera di essere affetta da un carcinoma ai reni al quarto stadio.
La gionalista aveva poi annunciato, così come riportato da Il Corriere della Sera, il ritiro dagli incontri pubblici. A metà luglio aveva sposato “in articulo mortis” il suo compagno Lorenzo Terenzi.
Nel 2014 il cancro aveva colpito un polmone di Michela Murgia, poi la scoperta del carcinoma renale al quarto stadio. Da quella scoperta le cure che si sono basate sull’utilizzo dell’immunoterapia, ovvero un sistema di cura che sempre più si sta diffondendo e che prevede da parte dello stesso corpo una reazione alla presenza di cellule tumorali. Purtroppo però già a maggio le condizioni erano molto gravi dato che come aveva raccontato la malattia era arrivata anche ad ossa e cervello.
Michela Murgia aveva voluto sfatare le paure delle donne nei confronti della perdita di capelli, pubblicando un video dove con coraggio si radeva la testa in vista dell’alopecia che colpisce molte persone che sono sottoposte a chemioterapia.
Una delle sue ultime battaglie è stata per il diritto all’oblio oncologico dato che le era stato negato un mutuo tempo addietro. Solamente una settimana fa aveva scritto: “Ricevo moltissimi messaggi ogni giorno, tutti affettuosi (gli altri non li vedo, ho sviluppato una felice cecità selettiva) ma non riesco a rispondere a tutt3, perché sono spesso banalmente troppo stanca. Vado un po’ più spesso in ospedale, a volte all’improvviso perché il corpo sorprende e ieri mi mancava il respiro a causa del troppo liquido negli anfratti dei tessuti. Il livello delle cure del nostro sistema sanitario mi ha però fino a ora consentito di tornare sempre a casa stando meglio. Ecco, la risposta che vorrei dare a chi mi chiede continuamente come sto, che era quella che dava Cesare de Michelis: posso stare meglio, ma non posso più stare “bene”. “Meglio” è comunque preferibile a male, quindi godetene con me 💜 Non amo mettere foto dall’ospedale, ma nemmeno voglio nascondere che ci entro, perché è anche questo che fanno le persone che si curano e dobbiamo solo ringraziare di poterlo fare, in barba a chi demonizza chi paga le tasse. Grazie dei messaggi 💜 smettete di mandare cibo al Cambio, però: non posso mangiare tutti i dolci del sud, i formaggi della val padana e i vini del Veneto. Tanto non cresco più 🙏”