Aria frizzantina all”interno di Fratelli d’Italia – un’aria che poi ha investito tutta la coalizione di centrodestra – con Francesca Gerosa che sui grandi carnivori è stata smentita dalla stragrande maggioranza del suo partito. Le dichiarazioni di Gerosa arrivano in un periodo in cui la questione dei grandi carnivori è molto discussa in Trentino. In particolare, l’aumento della popolazione di lupi e orsi ha creato tensioni tra gli allevatori e gli animalisti. Gerosa si è schierata dalla parte di quest’ultimi, sostenendo sostanzialmente le teorie che si basano sul pensiero che i grandi carnivori sono essenziali per l’ecosistema e per la conservazione della biodiversità.
Ad intervenire – per esempio – Fratelli d’Italia con Mirella Guarnieri e Giacomo Bezzi che hanno affermato: “Come tesserati del Circolo della Val di Sole ci sentiamo in dovere d’intervenire in merito agli articoli apparsi oggi sui giornali locali e ai lanci di agenzia da parte di consiglieri della Lega in tema di gestione dei grandi carnivori. Considerato quanto è successo in val di Sole e l’aumento smisurato del numero di orsi sul territorio trentino, la posizione di Fratelli d’Italia è chiara ed è quella emersa durante l’incontro organizzato a Malè, a maggio di quest’anno, alla presenza degli Onorevoli eletti in Trentino Andrea de Bertoldi e Alessia Ambrosi, del Commissario del Partito on. Alessandro Urzì, dell’Europarlamentare Sergio Berlato e degli organizzatori Giacomo Bezzi e Mirella Guarnieri, dove si era evidenziato in maniera netta la necessità d’intervenire con l’eliminazione degli orsi pericolosi applicando le norme già esistenti e con la messa in campo puntuale degli strumenti presenti all’interno del Pacobace (prevedendo anche la revisione del Piano d’azione). L’impegno dei politici presenti all’incontro era stato quello di ricercare soluzioni il più possibile definitive, lo dobbiamo alla famiglia Papi e alla memoria di Andrea”.
A cercare di mitigare la situazione, anche mediante una critica nei confronti di Roberto Paccher che era intervenuto sul tema, anche il coordinatore Alessandro Urzì che ha puntualizzato: “Ricordo che solo pochi giorni fa il governo con l’evidente forte ispirazione dettata dal primo momento da Fratelli d’Italia ha deciso di non impugnare la legge provinciale di Bolzano che per prima ha indicato anche la strada della selezione degli animali problematici.
La provincia autonoma di Trento è arrivata solo più tardi e FdI ora ha sollecitato il ministro per gli affari regionali a non impugnare la legge che, pur tardivamente, finalmente come da noi richiesto con un ordine del giorno di pochi mesi fa approvato in consiglio provinciale chiedevamo misure ferme e decise.
Quelle che purtroppo non abbiamo conosciuto negli ultimi anni e che oggi poniamo come obiettivo principale dopo esserci confrontati a 360° con ogni espressione della società del Trentino. Confronto che non temiamo”.