In questi giorni l’europarlamentare del M5S Sabrina Pignedoli ha depositato un’interrogazione alla commissione europea sollecitandone l’intervento per garantire una migliore omogeneizzazione dei titoli di studio conseguiti in Italia rispetto a quelli degli altri Paesi europei, anche tramite un apposito sistema centralizzato che permetta di rendere più uniforme il riconoscimento di questi titoli. L’intervento è frutto della collaborazione tra Pignedoli e il Consigliere provinciale Alex Marini che nel giugno scorso aveva depositato e fatto approvare una analoga risoluzione al Consiglio provinciale di Trento.
In Italia, ad esempio, i corsi di laurea quadriennali sono considerati equiparabili alle lauree magistrali di cinque anni (3+2). Tuttavia, in altri Stati membri come la Francia, una laurea quadriennale italiana potrebbe non essere considerata equivalente al livello BAC+5. Questa discrepanza può limitare la mobilità professionale dei cittadini europei e creare ostacoli all’accesso a determinate opportunità di lavoro e carriera.
La Provincia di Trento ha adottato una risoluzione sull’argomento, evidenziando la necessità di risolvere la questione a livello europeo. Tuttavia, la Commissione europea dovrebbe svolgere un ruolo chiave nella ricerca di una soluzione a questo problema.
«Per il M5S l’Europa è una cosa seria – commenta il Consigliere Marini – può essere una miniera di opportunità, soprattutto quando si ha la competenza per favorire le esigenze sostanziali e tangibili di studenti, imprese e lavoratori. È quello che abbiamo fatto con Sabrina Pignedoli, una collaborazione proficua, volta ad assicurare in maniera effettiva il diritto alla mobilità tra Paesi membri dell’Unione e il corretto riconoscimento dei titoli di studio dei cittadini. Spostarsi da un Paese all’altro della UE per poter lavorare o sviluppare il proprio business dovrebbe essere automatico e la nostra azione è quindi stata volta a rimuovere tutti i vincoli che impediscono l’effettivo esercizio di questo diritto».