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Morti sul lavoro. Parla l’ex magistrato Casson: “La prescrizione è un problema”

L'ex magistrato Casson ha esordito proprio esprimendosi a riguardo della prescrizione sui processi per le morti sul lavoro, affermando:

Felice Casson, ex magistrato, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Fino a qui tutto bene” condotta dal direttore Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus per parlare, tra le varie, della prescrizione sui processi per i morti sul lavoro e, più in generale, sull’intervento della polemica in questa delicata questione.

L’ex magistrato Casson ha esordito proprio esprimendosi a riguardo della prescrizione sui processi per le morti sul lavoro, affermando: “Esiste sicuramente questo problema. Quello che dice Guariniello è vero, perché da anni e anni si verificano questi fatti. Questa è una delle più grandi preoccupazioni dell’ Associazione vittime di reato e di delitti. Si assiste continuamente a processi che finiscono nel nulla perché i temi della prescrizione incombono, soprattutto per processi complessi come quelli riguardanti le morti sul lavoro. Viene tanto contestata la legge Bonafede sui termini della prescrizione, che però era già una legge di compromesso. In nessuna parte del mondo esiste un sistema di prescrizione come quello che c’è in Italia, che non soddisfa per niente le parti offese. E’ giusto pensare ai diritti degli imputati, ma bisogna tenere conto in maniera altrettanto importante dei diritti delle parti offese. E’ la prescrizione che è un istituto per certi versi assurdo. Quando si arriva ad un decreto di rinvio a giudizio, lo Stato ha dimostrato il proprio interesse a punire il colpevole quindi non c’è alcun motivo per cui questo debba venir meno. I processi durano tanto, ma bisogna intervenire sulle reali cause, non su effetti questo tipo. Se il treno da Venezia a Roma arriva sempre in ritardo, non risolvo il problema eliminando il treno”.

Proseguendo, invece, Felice Casson ha parlato anche dell‘intervento della politica, concludendo: “La classe politica nel suo insieme, compreso il centrosinistra, ha paura di una giustizia che funzioni, perché ha paura di essere punita per i propri reati: se noi allunghiamo i tempi di prescrizione, fatti di corruzione, di turbative d’asta, ecc… possono essere perseguiti anche anni dopo. Tendere a rendere meno efficace la giustizia fa bene ai meccanismi perversi della politica”.