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Processo Alessia Pifferi. Parla l’Avvocato della donna: “famiglia non l’ha aiutata. C’era problema all’interno del nucleo familiare”

Riprenderà il 10 ottobre prossimo davanti alla Corte d'Assise di Milano il processo ad Alessia Pifferi, la donna alla sbarra per l'omicidio volontario pluriaggravato di sua figlia Diana di appena 18 mesi: morta di stenti dopo essere stata lasciata a casa da sola per sei giorni nel luglio del 2022.

Riprenderà il 10 ottobre prossimo davanti alla Corte d’Assise di Milano il processo ad Alessia Pifferi, la donna alla sbarra per l’omicidio volontario pluriaggravato di sua figlia Diana di appena 18 mesi: morta di stenti dopo essere stata lasciata a casa da sola per sei giorni nel luglio del 2022.

A “La Storia Oscura” su Radio Cusano Campus ne ha parlato la legale della stessa Pifferi: l’avvocato Alessia Pontenani. Intervistata da Fabio Camillacci e Tiziana Ciavardini, alla domanda su quanto abbia influito la famiglia in questa vicenda e su quante responsabilità abbia per non essersi accorta della fragilità di Alessia Pifferi, l’avvocato Alessia Pontenani ha detto: “I casi sono due: o se ne sono accorti e hanno minimizzato la vicenda, o non se ne sono accorti perché non avevano gli strumenti per capire quello che stava accadendo. Noi della difesa abbiamo sentito alcune persone vicine alla Pifferi: l’ex marito ha dimostrato difficoltà lessicali, la signora del piano di sotto che ha 9 nipoti dice di non essersi mai accorta di niente. Via Parea dove abitava Alessia è sicuramente una zona di Milano che andrebbe riqualificata. È una zona in cui non hanno capito i problemi della mia assistita e se li hanno capiti forse hanno pensato che mai sarebbe potuto capitare questo. Eppure l’hanno vista Alessia il 14 luglio, con le valigie andare via, fare avanti e indietro ma nessuno si è chiesto dove fosse la bambina. Comunque, voglio precisare che la Pifferi non dava nessuna sostanza strana alla figlia perché la bambina non era solita piangere. Era una bambina buona e silenziosa”.

Per quanto riguarda i familiari della Pifferi, l’avvocato Pontenani ha detto: “Non voglio criticare nessuno, ma, la mamma sta un mese con Alessia Pifferi e la bambina, e poi va a Crotone. Da allora non è mai più salita dalla figlia e non mi si dica la scusa del Covid perché l’emergenza Covid era finita da un bel po’. La mamma che le inviava i pannolini da Crotone! Perché a Milano non li vendono i pannolini? Le faceva le videochiamate per vedere se la figlia aveva dato da mangiare alla bambina. Se la mamma aveva questi dubbi allora qualcosa forse non andava; quindi sai che tua figlia non può essere in grado di gestire la bambina. La sorella Viviana, invece, non ha mai avuto rapporti con Alessia; in tutto quel mese di luglio 2022 non le ha fatto nemmeno una chiamata. Diciamo anche che la sorella non aveva nemmeno il numero di Alessia memorizzato sul telefono perché ha detto che non lo riteneva necessario. Questo è tutto scritto nelle carte processuali. Qui il problema era all’interno del nucleo famigliare e forse dopo la morte del padre deve essere accaduto qualcosa che ha fatto sì che queste tre donne si siano allontanate”.

Infine, parlando della prossima udienza il 10 ottobre, l’Avvocato ha concluso: “Sì il 10 ottobre verrà sciolta la riserva sulla mia istanza sulla superperizia da me richiesta nella prima udienza”.