Nadia Rinaldi è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì dalle 23 alle 3.
L’attrice ha esordito raccontando: “Negli ho subito una grande trasformazione fisica, sono tornata con il peso nella normalità e questo crea difficoltà nell’assegnarmi dei ruoli. Nell’immaginario collettivo sono rimasta la cicciottona moglie di De Sica. Sono vittima del pregiudizio di ciò che sono stata in passato. Molestie sul mondo del lavoro? Mai, il lumacone lo puoi trovare sul set come da ogni altra parte. Il politicamente corretto? Il cinema parla con i linguaggi della gente, non ci dovrebbe essere questa nuova regola. Oggi il neorealismo cinematograficamente parlando non sarebbe esistito con il politicamente corretto. L’arte con il politicamente corretto non deve essere presa in considerazione. Il cinema è vero quando il pubblico seduto in sala si rivede in quello che viene trasmesso. Che mamma sono? Rompiscatole. Anche se lascio molto spazio”.
Nadia Rinaldi ha poi concluso il suo intervento aggiungendo: “Sono stata bullizzata, quando ero cicciottona, anche da colleghe. Mi dicevano che non potevo fare questo o quel film. Certi film non potevo farli perché la costumista aveva certi sponsor e non era prevista la mia taglia. E quindi venivo fatta fuori. Però sono cresciuta in quartiere popolare e quindi so difendermi. Il rispetto si porta quando ti viene portato. La mia carriera? Ho lavorato con Proietti, Sordi. Ho ricordi bellissimi”.