“È un dibattito molto sterile anche perché occorre rendersi conto che i margini per discorsi incisivi che possano avere poi traduzioni pratiche e reali sono minimi, sia per il governo che per la cosiddetta opposizione. Dobbiamo renderci conto di questo fatto storico, cioè che il nostro paese, e ahimè sempre più anche l’Europa tutta, sono del tutto marginali rispetto alle grandi questioni geopolitiche ed economico-finanziarie che dobbiamo affrontare. Questa è la realtà. Che tutto poi si riduca in chiacchiera o in un confronto sterilmente ideologico deriva dal fatto che le forze politiche in gioco nel nostro paese hanno sempre meno potere rispetto alle scelte che decideranno il nostro destino”, così Massimo Cacciari, filosofo già sindaco di Venezia,ai microfoni di Radio Cusano nel corso della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’, in merito al dibattito tra Meloni e Schlein.
“Io penso che per il momento dobbiamo proprio rassegnarci perché le cose stanno così” ha proseguito Cacciari. “Vediamo un po’ le questioni reali: la nostra sovranità è limitatissima; c’è una sovranità europea, la banca centrale europea, ma gli atti di questa dipende dal concerto di tutti gli stati europei, dove noi ne siamo parte ma non la parte più forte”. E sulle questioni geopolitiche “non parliamone neanche” e ha precisato “è chiaro che lì dipende tutto dai rapporti tra Stati Uniti, Russia, Cina e gli stati medio-orientali: tutte partite dove noi siamo completamente assenti, dove la nostra voce ha un rilievo assolutamente minimo. Quindi cosa vuole che le dicano Schlein e Meloni? Si raccontano le palle che abbiamo sentito. Poi la debolezza della Schlein è incredibile, e lo dico con grande dolore. Mi aspettavo da lei almeno un certo consolidamento di immagine. Ho molta stima di Romano Prodi, per carità, ma che una giovane avesse bisogno di farsi benedire da Prodi, beh è evidente che anche dal punto di vista dell’immagine la Schlein le stia sbagliando tutte”.
E riguardo l’ audizione del Ministro Crosetto al Senato sulla magistratura ha dichiarato “alla gente non interessa assolutamente niente. Non riescono per esempio a dire nulla su come affrontare il debito, sul dove trovare i soldi per venire incontro a questa povertà evidente, impoverimento crescente che vediamo tutti. Su questo hanno potere limitatissimo, come ricordavo, e perciò parlano di queste palle qui, di cui alla gente non interessa nulla, e quando va bene parlano di riforme come il premierato o cose simili”.
E alla domanda se Meloni sia più credibile di Draghi ha risposto “No, assolutamente no. Chiaramente Draghi ci ha protetto da un pericolo di fallimento, dirigendo la banca centrale europea e poi con la credibilità che ha, quando è diventato primo ministro, ci ha tra virgolette salvato. Ma Draghi poi non è un politico, non è in grado di affrontare le questioni di riforme costituzionali ecc. È un economista, è una delle personalità centrali nel mondo economico-finanziario internazionale, quindi ha una credibilità eccezionale da questo punto di vista, ma non è lui in grado di fare il leader politico. Ed è stato evidente”, ha concluso Massimo Cacciari.