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Il decreto “Salva casa” 

Il decreto Salva Casa mira a regolarizzare piccole anomalie negli immobili, senza costituire un condono edilizio. Questo include modifiche come soppalchi, pareti in cartongesso e verande, difformità formali e edilizie interne, e cambi di destinazione d’uso. L’obiettivo è aiutare milioni di famiglie a regolarizzare le loro proprietà. Tuttavia, l’opposizione sostiene che sia un condono per chi ha commesso abusi edilizi.

“C’è chi pensa a nuove tasse sul patrimonio immobiliare, mi riferisco all’Europa a trazione socialista, e chi, come il governo italiano, invece scommette sul taglio della burocrazia e sulla ragionevolezza” ha dichiarato Matteo Salvini al quotidiano fanpage.

Matteo Salvini è il promotore di questa legge e – in contro tendenza rispetto ad altre posizioni – è decisamente un’idea che può aiutare per rimettere in moto il sistema virtuoso delle amministrazioni, visto che consiste in una regolarizzazione di poco conto, ma indispensabile per molte situazioni, pur non conformandosi come un vero e proprio, ingiusto, condono.

Da tempo in Europa sono in discussione tutte le strutture domestiche “mobili” ovvero “leggere” e per l’Italia, che incarna il pachiderma delle leggi, questi snellimenti sono un toccasana agile e insolito.