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Borghi (Lega): “Furto casa Salvini? Forse cercavano documenti compromettenti”

Mi sembra un po’ curioso che comuni ladruncoli entrino in una casa con la fiamma ossidrica. Di solito i ladri mettono tutto in disordine, prendono cose che trovano tra cui gioielli. Ma avendo la fiamma ossidrica evidentemente puntavano alla cassaforte con l’idea di trovare qualche documento o cose del genere".

“Mi sembra un po’ curioso che comuni ladruncoli entrino in una casa con la fiamma ossidrica. Di solito i ladri mettono tutto in disordine, prendono cose che trovano tra cui gioielli. Ma avendo la fiamma ossidrica evidentemente puntavano alla cassaforte con l’idea di trovare qualche documento o cose del genere“.

Ad affermarlo è stato Claudio Borghi, Senatore della Lega, ai microfoni di Radio Cusano Campus, ospite della trasmissione di approfondimento ‘L’Italia s’è desta’ condotta dal direttore del giornale radio Gianluca Fabi e da Roberta Feliziani, in merito al tentativo di furto subito dal leader della Lega, Matteo Salvini.

E sulla proposta di legge da lui recentemente presentata, Claudio Borghi ha successivamente dichiarato come“serve per informare, perché io sono convinto che tantissimi, o perlomeno quelli che ho conosciuto, non sanno che noi siamo l’unico paese in Europa ad avere l’obbligo di esporre la bandiera europea accanto a quella italiana in tutte gli edifici pubblici. Fu Romano Prodi a volerlo. La questione di inserire la bandiera nei trattati-era stata portata all’attenzione quando c’era il trattato di Lisbona. Ma tutti i paesi, diciamo quelli super-europeisti come la Germania, hanno rifiutato. E infatti non esiste nessun trattato europeo dove si parla della bandiera. Quindi-ribadisce-da una parte mi serviva per informare di questa cosa e dall’altra reputo i simboli sono importanti. Io da tempo mi batto per il recupero di sovranità da parte dell’Italia, quindi smettere di cedere sovranità all’UE per poi dopo lamentarsi perché le cose non vanno bene. La bandiera italiana è un simbolo che ci ricorda che siamo pur sempre uno stato sovrano. Poi, chiaro, non voglio vietare niente. Io a casa l’unica bandiera che ho, sono andato a controllare per essere sicuro, è quella della contrada di Siena, quindi figurarsi se voglio vietare qualcosa. Chiunque voglia esporre la bandiera dell’Europa può farlo, ma non deve essere un obbligo”.

Riguardo invece l’Europa che immagina e il tema sovranità, il Senatore Leghista ha voluto precisare: “lo slogan che la Lega propone per le elezioni europee, + Italia -Europa, è molto chiaro. L’Italia dovrebbe decidere per sé; tutti certamente ci sentiamo europei perché lo siamo, il problema nasce quando cominciano ad esserci questioni pratiche da sbrigare, allora ci sono sempre cose che non tornano e che non si possono fare perché ce lo chiede l’Europa. Ma quando cominciano a essere gli altri che decidono per te, può anche essere che gli interessi degli altri non siano i tuoi. Facendo riferimento al terremoto che sta colpendo Napoli per esempio, forse questo ricorda che le case italiane hanno più bisogno di riparazioni antisismiche rispetto al cappotto antitermico, no?”.

Sulle istanze emerse dalla convention di Vox, la destra europea che si è riunita pochi giorni fa, Claudio Borghi ha ulteriormente specificato: “concordo su tutto ma i due gruppi al momento separati degli euroscettici, euro critici, sovranisti dovrebbero unirsi e fare il primo partito del parlamento europeo. Allora le istanze avrebbero una forza maggiore”.

Infine, sul rapporto Meloni – Von der Leyen, il Senatore della Lega ha affermato: “se era vera la sua tentazione di avvicinarsi alla Von der Leyen vuol dire che ha capito che stava sbagliando, io ne sono assolutamente contento. Noi abbiamo avuto una idea molto netta dall’inizio, e il fatto che questa cosa si stia notando mi rende felice. La gente condivide la nostra posizione tanto che stiamo salendo in consenso”.