È la 27enne padovana Cecilia Maran la vincitrice della VII edizione del Festival Internazionale di Incisione Contemporanea di Trento – FIIC 2024. L’opera Alia Trames I ha conquistato la selezione della Giuria Tecnica e il voto della Giuria Popolare tra le oltre 200 pervenute da ogni parte del mondo. L’artista sarà protagonista di una personale allestita allo Spazio Foyer di Trento nel 2025.
Il FIIC, Festival Internazionale di Incisione Contemporanea di Trento organizzato da Spazio Foyer, prosegue la sua attività di riscoperta, valorizzazione e presentazione al grande pubblico dell’antica arte dell’incisione, che nel XXI secolo trova nuova linfa nel confronto con altre discipline artistiche e attraverso il rapporto con le tecniche artigianali. La settima edizione del Festival, con il titolo “Luci della ribalta”, invitava gli artisti a confrontarsi sul tema della luce, della scena e delle atmosfere del cinema muto in bianco e nero.
A vincere è stata Cecilia Maran con l’opera Alia Trames I, realizzata in acquaforte, marbling e morsura diretta, utilizzando in maniera fresca e inusuale la sovrapposizione di diverse matrici sagomate. Questa la motivazione della Giuria Tecnica: “Per la danza di leggere forme trasparenti che animano il palcoscenico di mistero e attesa. Come frammenti d’acqua custodiscono un segreto in continuo divenire: sembrano le voci degli attori quando diventano altro da sé.” L’artista sarà invitata a organizzare una personale nel corso del 2025 a Spazio Foyer.
Nata a Padova nel 1997, Cecilia Maran lavora come artista, grafica e tutor del Corso di Tecniche dell’Incisione-Grafica d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Presso la stessa Accademia consegue i diplomi di primo e secondo livello di Tecniche dell’Incisione – Grafica d’Arte e Disegno. Nel 2022 consegue il Master in Graphic Design presso la scuola di Formazione Professionale ABC Formazione, Roma. Durante il suo percorso artistico si accosta ad uno stile decisamente astratto, utilizzando spesso tecniche tutt’altro che tradizionali, mantenendo come temi fondamentali della sua ricerca gli elementi che richiamano la sfera naturale.
Come da regolamento, Maran è stata nominata vincitrice da una Giuria Popolare formata da artisti, attori e registi teatrali, che ha scelto l’opera tra le otto preventivamente selezionate dalla Giuria Tecnica, composta da esperti nel campo delle arti visive e dell’incisione. L’opera di Maran si è imposta tra le oltre 200 incisioni pervenute da ogni parte del mondo, dall’Europa all’Asia fino al Sudamerica, compresi Brasile, Messico, Argentina, Ucraina, Cina, Kazakistan, Romania, Polonia, Tunisia, Austria, Gran Bretagna, Svezia, Grecia e molti altri.
L’opera di Cecilia Maran, insieme alle altre sette opere finaliste e ad altre 60 ritenute particolarmente meritevoli sono esposte allo Spazio Foyer per la grande esposizione del FIIC 2024 fino al 9 giugno. Un’antologia in cui giovani allievi si affiancano a professionisti già artisticamente maturi, raccontando insieme il mondo della grafica contemporanea. In linea con il tema di questa edizione, le riflessioni artistiche proposte dai partecipanti vertono sulla relazione tra luce e colore, sul contrasto tra il silenzio e ciò che invece rimane insistentemente in primo piano, sotto i riflettori, sul rapporto tra la scena di finzione e lo spettacolo della realtà, pur non mancando riflessioni profonde o giocose sui concetti chiave legati al tema di quest’edizione.