Nella mattinata odierna è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, ospite della trasmissione di approfondimento ‘L’Italia s’è desta’ condotta dal direttore del giornale radio, Gianluca Fabi e da Roberta Feliziani, Emilio Borrelli di Alleanza Verdi Sinistra che ha commentato la visita della premier Meloni a Caivano e il suo saluto al Presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca.
Borrelli ha esordito proprio parlando della visita di Giorgia Meloni a Caivano, specificando: “Se la premier Meloni non avesse oscurato l’evento a Caivano, con quella polemica studiata a tavolino palesemente nei confronti di De Luca, avrei avuto soltanto parole di apprezzamento. Aldilà del fatto che qualcuno dice sta facendo la campagna elettorale, meglio fare la campagna elettorale su qualcosa che si fa piuttosto che sulle polemiche. Purtroppo lei lo ha oscurato, io credo che lei abbia approfittato della situazione perché è studiata a tavolino al 100%. Sulla piscina sono completamente soddisfatto, sulla scelta di utilizzare quell’occasione per aprire questa polemica con De Luca, una replica a distanza di mesi, onestamente no”.
Secondo Emilio Borelli, la strategia sarebbe dovuta a un calo che avrebbe colpito i social della premier Meloni ed in merito, lo stesso, ha dichiarato: “io immagino che lei abbia fatto una riflessione sull’ algoritmo, che quella che era la frase che poteva farla risalire.” Mentre sull’insulto che il governatore della Campania aveva rivolto alla premier durante la manifestazione dei sindaci a Roma dice: “non per giustificarlo, però De Luca in quell’ occasione stava in transatlantico prendendo un caffè, stava parlando e quindi c’è stato un commento non studiato a tavolino ma una reazione. Ha sbagliato, però rispondere d’istinto e prepararla è cosa diversa.“
Successivamente, Borelli si è soffermato anche sulla situazione di Caivano, aggiungendo: “C’è bisogno di una riqualificazione sociale legata al fatto che comunque è un territorio in cui da troppi decenni c’è una sorta di crescita esponenziale con le piazze di spaccio. Il parco Verde, che era e rimane ancora oggi un ghetto ipotizzato e costruito così dopo il terremoto, per riacquisire dignità e per farlo diventare una parte della città deve avere la possibilità di avere eventi pubblici, le scuole che non chiudano, c’è bisogno di un percorso che non si può realizzare in pochi mesi, sia chiaro. Nel senso che il governo ha fatto benissimo a dare un segnale e il segnale è ottimo, il problema è che quei cambiamenti così sostanziali su un territorio che vive da decenni il degrado e la predominanza delle piazze di spaccio e della cultura della criminalità implicano molto tempo per invertire la rotta. Una delle soluzioni è trovare delle possibilità concrete per le nuove generazioni, per introdurli nel mondo del lavoro da Caivano”.
Mentre sulle proteste da parte di alcuni abitanti contro l’abbattimento delle case abusive, l’esponente di Alleanza Verdi Sinistra ha concluso: “La soluzione purtroppo è che se ci sono degli abusi perpetrati negli anni e che mettono a rischio la sicurezza degli stessi abitanti e in netto contrasto con i piani paesaggistici e archeologici dei nostri territori, non ci sta nessuna mediazione che si possa fare. Per me non esiste la possibilità di mediare su questo, su altre cose onestamente abbiamo fatto negli anni 3 condoni edilizi, penso che chiunque è stato sanato di tutto, continuare a dare sanatorie di tutti i tipi dà idea ai cittadini che si può anche continuare a costruire abusivamente”.