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Ivana Spagna si racconta a Rai Radio2: “Dopo la morte di mia madre avevo deciso di uccidermi. Mi ha salvato la mia gattina, con un miagolio”

La cantautrice ha esordito raccontando: "La gattina che mi salvò la vita quando avevo deciso di farla finita? Era mancata mia mamma il 20 luglio, il giorno dopo andai a fare un concerto, pensavo che per il mio dolore non potevo far perdere il lavoro a musicisti e tecnici che avevano famiglia. Andai avanti così fino a settembre. Ero uno straccio".

Ivana Spagna è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in onda dal lunedì al venerdì notte dalle 00.00 alle 00.03, live anche su Rai 2 tra l’una e venti e le due e trenta circa per parlare, tra le varie, della sua lunga carriera.

La cantautrice ha esordito raccontando: “La gattina che mi salvò la vita quando avevo deciso di farla finita? Era mancata mia mamma il 20 luglio, il giorno dopo andai a fare un concerto, pensavo che per il mio dolore non potevo far perdere il lavoro a musicisti e tecnici che avevano famiglia. Andai avanti così fino a settembre. Ero uno straccio”.

Così Ivana Spagna aveva attuato un piano per andarsene: “Quando lo stavo attuando, è arrivata quella gattina e con un miagolio mi ha fatto cambiare idea in quell’esatto momento. Era il 1997. Avrei fatto un grande errore. E’ facile togliersi di mezzo, il difficile è andare avanti. Io da quel giorno sono qui che lotto per queste creature. Ho tanti gatti, se non ci fossi più sarebbero tutti rovinati. Ho salvato tanti animali, molti gatti, un cane, un piccione. Io ho salvato loro e loro hanno salvato me”. 

Ancora Ivana Spagna: “Se è vero che Leoluca Bagarella stava ipotizzando di rapirmi? E’ tutto reale. C’è un grande magistrato che ha seguito la cosa. Io non ho mai avuto contatti e niente, ma sembra proprio che sia tutto vero. Era il 1995. Stalker? Una volta uno venne fermato sulla gradinata del casinò di Sanremo. Si era follemente innamorato di me, c’era ancora mia madre, io avevo un compagno, lui chiamava mia madre a casa sempre per dirle che stava preparando la casa per noi. Lei gli rispondeva che io avevo un compagno e vivevo con un uomo. Lui un giorno la chiamò per dirle: ‘O sarà mia o di nessuno’.  Voleva farmi del male perché non ero sua. Lo hanno bloccato a Sanremo. Quando abitavo a Milano mi trovavo delle persone sotto casa, a volte ho anche chiamato la polizia. Viaggiavo sempre da sola, una volta con la macchina mi hanno seguito, ero disperata, sapevo la strada dei carabinieri e sono andata a finire da loro. Quando lo hanno visto chi mi seguiva se ne è andato”.

Su quanto scrisse nel libro ‘Sarà capitato anche a te’: “Non ho scritto che vedo gli alieni, anche se ci credo, penso che siano già stati su questa terra, ci sono degli esperti che sanno più di me. Ho parlato di cose che io ho vissuto. Mi hanno preso per matta o per una che vuole inventarsi delle storie. Ma io dico sempre la verità, anche se alla fine non paga. Ho raccontato tutte cose vere, parlo di sogni, sogni in cui vedo cose che poi succedono. Ne sono capitate altre”.