Home » Prezzi. Inflazione a maggio si attesta al +0,8%, con ricadute di 252,00 euro annui a famiglia
Attualità

Prezzi. Inflazione a maggio si attesta al +0,8%, con ricadute di 252,00 euro annui a famiglia

Prezzi. Inflazione a maggio si attesta al +0,8%, con ricadute di 252,00 euro annui a famiglia

L’inflazione a maggio si attesta al +0,8% su base annua. Prosegue, quindi, la decelerazione iniziata già lo scorso mese in molti settori, tranne quello dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona che, non a caso, in vista del periodo estivo è in controtendenza.

Secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, con l’inflazione a questi livelli, le ricadute per una famiglia media ammontano a +252,00 euro annui.  Aggravi che incideranno ulteriormente sul potere di acquisto delle famiglie, specialmente quelle a basso reddito, incidendo sulle loro scelte di consumo e, in questa fase, sull’andamento del settore turistico, accrescendo disparità e disuguaglianze.

Secondo le rilevazioni di Federconsumatori, sono ancora molti i sacrifici e le rinunce che le famiglie sono costrette a compiere, specialmente in relazione alle vacanze e ai servizi turistici: saranno sempre meno le famiglie che quest’anno si potranno permettere di partire.

Per Federconsumatori, alla luce di tale andamento “è necessario che il Governo adotti provvedimenti immediati, ma soprattutto incisivi, che siano in grado di rilanciare la domanda interna, con un’attenzione particolare alle famiglie che si trovano in maggiore difficoltà“, anche attraverso:

·         La creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica.

·         Una riforma delle aliquote Iva sui generi di largo consumo (che consentirebbe alle famiglie, secondo le nostre stime, di risparmiare oltre 531,57 euro annui); provvedimento che deve essere accompagnato da attenti controlli per sanzionare eventuali speculazioni.

·         Azioni di contrasto alle disuguaglianze, che passino per il rinnovo dei contratti, una giusta rivalutazione delle pensioni, la resa strutturale del taglio del cuneo fiscale e una riforma fiscale equa, davvero tesa a sostenere i redditi medio-bassi e non ad agevolare quelli più elevati.

Infine, l’Associazione si è detta consapevole che tali operazioni richiedano risorse, che potrebbero, anzi dovrebbero essere reperite attraverso una intensificazione della lotta all’evasione e all’elusione fiscale, nonché applicando una adeguata tassazione degli extraprofitti e incrementando la tassazione sulle transazioni finanziarie.