“Quante volte è capitato di trovarsi in un ristorante, o altro esercizio commerciale, e vedere dei genitori alle prese con bambini più o meno tranquilli?”
“Quante volte è capitato di vedere bambini correre in un ristorante intralciando i camerieri e rischiando di provocarne la caduta?”
“Quante volte il riposo in piscina o alla spa è stato disturbato da un pianto o dai capricci di un bambino?“
Visto che dal 2014, in Usa sono stati sempre più numerosi i cosidetti ristoranti childfree e che, in Europa, il loro numero è costantemente in crescita, viene da pensare che in molti non amino la presenza dei bambini nei loro momenti di relax.
Cosa si intende con l’espressione childfree?
Quei locali commerciali dove i bambini non sono ammessi.
Si tratta prevalentemente di ristoranti ma capita, sempre più spesso, che anche gli alberghi rifiutino di far soggiornare i bambini.
Perché questa tendenza?
Non si può rispondere con certezza ma visto che sempre più coppie decidono di non
avere bambini, si può ipotizzare che ciò dipenda dalla volontà di passare una serata in totale relax.
Bisogna ammettere, infatti, che esistono molti bambini viziati o forse molti genitori più intenti a godersi la serata che ad occuparsi dei propri figli.
Questo crea ovviamente numerosi problemi.
Bambini privi di controllo che corrono per il ristorante non solo arrecando disturbo (che sarebbe il male minore) ma rischiando di far male a se stessi e ad altri.
Al fine di garantire la clientela molti ristoratori preferiscono semplicemente escludere l’ingresso dei bambini.
Questa pratica è legittima?
Teoricamente sì, ma in pratica è molto difficile per il ristoratore dimostrare la legittimità della propria condotta.
Secondo l’articolo 187 del Regio Decreto n. 635 del 1940, conosciuto come ‘Regolamento per l’esecuzione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza’, gli esercenti non possono rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chi le chieda e sia disposto a pagare, se non per un legittimo motivo, e salvo quanto previsto dagli articoli 689 e 691 del Codice Penale.
Quindi il ristoratore può legittimamente rifiutare l’ingresso ai bambini solo in presenza di un fondato o legittimo motivo.
Quali sono i fondati o legittimi motivi?
Ricorre un legittimo motivo ogni volta che occorre tutelare un altro interesse pubblico, quali l’ordine pubblico o la quiete pubblica.
Quindi?
Non è corretto o legittimo vietare subito l’ingresso ai bambini ma è possibile allontanarli nel caso arrechino un disturbo tale da non essere tollerabili dai terzi.
Tale allontanamento viene giustificato proprio perché è sempre possibile allontanare qualcuno da un locale quando si comporti in modo tale da arrecare un pericolo.
Che fare se il ristoratore rifiuta la presenza dei bambini?
Precisato che non siamo innanzi ad un reato, occorre chiamare la Polizia che potrà eventualmente sanzionare il ristoratore.
Sara Astrorino, legale, consulente Aduc
(Fonte: https://www.aduc.it/articolo/bambini+no+grazie+childfree+non+legittimo_37775.php)