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Immobili in Trentino–Alto Adige: in sei mesi crescono prezzi di vendita (+3,5%) e canoni (+3,3%)

Si muove in positivo il mercato immobiliare del Trentino-Alto Adige nel primo semestre del 2024, con un incremento molto simile dei prezzi di vendita e dei canoni di affitto: comprare casa in regione oggi è del 3,5% più oneroso rispetto all’inizio dell’anno, con una media che sfiora i 3.600 euro/mq, mentre per affittare si spendono 13,6 euro/mq medi, +3,3% nel periodo

Si muove in positivo il mercato immobiliare del Trentino-Alto Adige nel primo semestre del 2024, con un incremento molto simile dei prezzi di vendita e dei canoni di affitto: comprare casa in regione oggi è del 3,5% più oneroso rispetto all’inizio dell’anno, con una media che sfiora i 3.600 euro/mq, mentre per affittare si spendono 13,6 euro/mq medi, +3,3% nel periodo. Tuttavia, nell’ultimo trimestre i prezzi per l’acquisto salgono di più (+1,9%) rispetto ai canoni, che invece crescono appena dello 0,5%.

Sono queste alcune delle evidenze emerse dall’Osservatorio semestrale regionale curato da Immobiliare.it Insights, proptech company del gruppo di Immobiliare.it, il portale immobiliare, specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare.

Il mercato delle compravendite

Venendo ai principali indicatori del mercato delle compravendite, nei sei mesi di apertura del 2024 si assiste a un importante accumulo di stock in offerta, pari al +28,2%, con un ritmo che si abbassa nell’ultimo trimestre pur rimanendo sostenuto (+10,1%). La domanda, soprattutto nel semestre, resta comunque in positivo, registrando un +8,6%, per poi mostrare un incremento più contenuto nel trimestre (+0,8%).

Segnali negativi per chi desidera comprare un immobile in Trentino-Alto Adige arrivano dall’accessibilità al mercato (affordability), che nel semestre cala sia per i single che per le coppie: chi cerca una soluzione tutta per sé può permettersi appena l’8,9% dello stock in offerta (-1% nel semestre), mentre chi punta su un acquisto condiviso può scegliere il 25,8% delle case disponibili (-2,3% in sei mesi). I dati tornano invece su valori prossimi alla stabilità nell’ultimo trimestre, tanto per i single quanto per le coppie.

I trend del comparto delle compravendite città per città

La città di Bolzano si conferma la seconda più cara d’Italia – dietro soltanto a Milano – con i suoi 4.649 euro/mq di media. Il valore è però in calo dello 0,6% rispetto a sei mesi fae dell’1,1% nell’ultimo trimestre. Bolzano è l’unico territorio a conoscere una contrazione, perché la relativa provincia sale dello 0,6% nel semestre e dello 0,9% su base trimestrale, fermandosi a 4.413 euro/mq, mentre Trento registra degli aumenti ancora più marcati sia nel comune (+6% da gennaio), che in provincia (+6,5% nel medesimo arco temporale). La provincia di Trento resta tuttavia la zona più economica della regione (2.723 euro/mq medi).

L’andamento dell’offerta segue in tutti i territori quello medio regionale, con una crescita diffusa, specie in provincia di Bolzano, dove l’accumulo in sei mesi sfiora il 50%. La domanda ben performa nei comuni di Trento e Bolzano e in provincia di Trento, mentre diminuisce dell’1,3% nel semestre in provincia di Bolzano.

Il mercato delle locazioni

A differenza degli immobili offerti in vendita, quelli disponibili per la locazione decrescono nel semestre (-1,4%), salvo poi presentare un accumulo nell’ultimo trimestre (+3,1%). La domanda è invece in positivo sia nei sei mesi (+1,7%) che, soprattutto, negli ultimi tre, con un aumento vicino al 7%.

I trend del comparto delle locazioni città per città

L’area di Bolzano è la più cara per affittare, con la provincia che fa meglio –17,6 euro/mq medi – rispetto al comune, che si ferma a 15 euro/mq. Anche per le locazioni, il comune di Bolzano presenta una contrazione dei canoni nell’ultimo periodo, con un -0,6% sia su base semestrale che su base trimestrale. A Trento nel semestre crescono invece sia il comune (+6,1%), che la provincia (+0,5%), con prezzi al metro quadro pari rispettivamente a 12 e a 11,6 euro.

L’andamento della domanda non è omogeneo in regione: nonostante una media complessivamente positiva nei sei mesi, ci sono ben tre territori in cui l’interesse scema da inizio anno: si tratta del comune e della provincia di Bolzano, che segnano rispettivamente un -6,8% e un -10,1%, e della provincia di Trento, al -5,4%. Il trend di quest’ultima area è però invertito su base trimestrale (+1,5%). La richiesta sale invece bene nel comune di Trento (+11,2% in sei mesi, +21,6% negli ultimi tre).

Guardando, infine, all’offerta di locazioni, la regione è spaccata in due tra Trento e Bolzano. Sia nel comune che in provincia di Trento, lo stock subisce un decumulo nei sei mesi, rispettivamente del -15,2% e del -2,3%, mentre si nota un rilevante accumulo nel comune (+24,9%) e in provincia di Trento (+9,5%).  

(Fonte: Immobiliare.it)