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Canone Rai. I mantra del governo e la realtà

La lega di Matteo Salvini ha presentato un emendamento alla legge di bilancio per evitare che il canone Rai passi da 70 a 90 euro

La lega di Matteo Salvini ha presentato un emendamento alla legge di bilancio per evitare che il canone Rai passi da 70 a 90 euro (1). A parte il problemino di recuperare 430 milioni di copertura, su cui la Lega non dice nulla, il partito Forza Italia si è inalberato: “la riduzione non è negli accordi di governo”. Inoltre, se le pressioni leghiste dovessero aver successo, saremmo ad un canone identico ad oggi, quindi il mantra leghista che va avanti da diverso tempo in ogni campagna elettorale continuerebbero ad essere parole al vento.

Non ci stupiamo.

E’ come l’abolizione delle accise sulla benzina del partito di Giorgia Meloni, sempre in campagna elettorale: una volta al potere, le accise sono aumentate, l’anno scorso e aumenteranno anche con l’attuale legge di bilancio 2025.
E’ come le pensioni minime che da anni Forza Italia dice di voler portare a 1000 euro, ma che al momento è previsto che siano aumentate di 3 euro.

L’elenco sarebbe lungo. Ci fermiamo. E ci domandiamo: ma quanto persone hanno poi votato questi partiti per queste promesse? Non lo sappiamo. Mentre sappiamo che cala sempre la percentuale di votanti alle elezioni (l’ultima in Liguria è stata del 46%). Sarà questo il messaggio che gli elettori mandano a chi ci governa? Possibile.

1 – https://tlc.aduc.it/rai/articolo/canone+rai+previsto+aumento+si+puo+anche+non+pagare_38308.php

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc