La metà degli elettori di Emilia Romagna e Umbria, pressoché si astiene, alle recenti elezioni regionali.
In linea, del resto, con quanto accaduto in tutte le ultime tornate elettorali e in linea con quanto accade in gran parte dell’UE.
Del resto, se si presentano politici e schieramenti che solo a parole dicono di essere differenti, ma nella realtà sono tutti uniti nel fronte guerrafondaio e bellicista (sia nella crisi ucraina che in Medio Oriente) e nel non fare nulla per rendere il comparto pubblico efficiente ed efficace, con sostanziosi aumenti di bilancio, soprattutto nella sanità e nell’istruzione; oltre che a non far nulla contro la crescente ondata di criminalità, soprattutto minorile, gli elettori continueranno a votare loro contro.
Astenendosi.
La democrazia, del resto, soprattutto a livello locale, dovrebbe essere diretta. E sarebbe ora di permettere ai cittadini di autogestirsi e di autogovernarsi, oltre questo finto bipolarismo, introdotto nel 1993, ovvero quando la democrazia dei partiti veri e seri, che facevano anche formazione politica, fu completamente distrutta.
E occorrerebbe, contestualmente, adoperarsi per fare e promuovere formazione politica e storica, a partire dalle scuole, che ormai sembrano sempre contare meno, sempre più relegate ai margini (o, peggio, vilipese), come il comparto sanitario pubblico.
Settori che, invece, dovrebbero essere messi al primo posto in ogni Paese che si voglia definire civile e democratico.
Dove pensa poi di andare, questa UE, se continua a seguire i diktat d’Oltreoceano, ove la più pericolosa amministrazione USA della Storia, quella di Biden, ha addirittura autorizzato i missili a lungo raggio contro la Russia?
Dove si pensa di andare se non si sanzionano, invece, governi che vogliono evitare ogni forma di negoziato – tanto a Est quanto in Medio Oriente – e, addirittura, bombardano civili e le basi italiane di UNIFIL?
Dove si pensa di andare con la cosiddetta “maggioranza Ursula”?
I governanti Occidentali e dell’UE di oggi, salvo i rarissimi casi di Orban e del socialista slovacco Robert Fico, che si sono spesso smarcati, vogliono davvero continuare a seguire una linea tanto irresponsabile e assurda?
L’unico spiraglio di negoziato e pace lo offrono i Paesi del Sud del mondo, Repubblica Popolare Cinese e Brasile in testa, oltre che la diplomazia Vaticana.
Ed è assurdo che non vengano ascoltati, perché i danni, sia in termini di vite umane che economici, portati dagli attuali conflitti in atto, sono ingenti.
Chissà se il neo-eletto Trump farà qualche cosa, oltre a qualche proclama e oltre ad aver comunque nominato nel suo staff l’ottima Tulsi Gabbard e l’ottimo Robert F. Kennedy (ma ha nominato anche il pessimo Musk e molti pessimi neocon vecchio stampo).
Lontani sono gli anni in cui esistevano politici responsabili, seri e lungimiranti.
Già sarebbe molto se in Italia e, perché no, anche nel resto dell’UE, si studiasse la politica estera degli allora Ministro Gianni De Michelis e del Presidente del Consiglio Bettino Craxi. La politica economica del Ministro Roberto Tremelloni; la politica di difesa del Ministro Randolfo Pacciardi (oltre che le riforme nel settore introdotte dallo stesso Tremelloni) e la politica in ambito sanitario dell’ottimo e purtroppo dimenticato Ministro Luigi Mariotti.
Grandi socialisti e repubblicani mazziniani. Nomi che ai più non diranno nulla.
E questo è già grave.
Perché sintomo di come siamo finiti in basso e di come abbiamo dimenticato o ignoriamo il nostro glorioso passato, che molti, troppi, hanno ingiustamente e pretestuosamente infangato.
Luca Bagatin