Stop con politiche green dannose per l’Italia e uscire dall’Unione europea: questi alcuni dei punti affrontati dal Movimento Indipendenza, che si ispira alle idee della destra sociale, che ha voluto commentare con una nota politica quanto sta avvenendo in queste ultime settimane che hanno visto il ritorno di Trump e la riconferma dell’attuale Presidente della Commissione europea.
Nel comunicato, Indipendenza punta il dito contro l’Unione Europea per il suo coinvolgimento nel conflitto tra Ucraina e Russia. La Commissione europea viene accusata di sostenere una guerra “suicida”, impedendo una soluzione negoziale realistica. Con un riferimento all’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, considerato portatore di un approccio pragmatico e isolazionista, il movimento auspica una rapida fine delle ostilità, evidenziando come l’attuale posizione europea condanni non solo l’Ucraina a una possibile sconfitta, ma l’intero continente a una grave crisi economica, causata dall’impennata dei costi energetici e dalla conseguente deindustrializzazione.
Sul fronte economico, il comunicato critica duramente il ritorno all’austerità fiscale imposto dall’UE con il nuovo Patto di Stabilità. “Dal punto di vista economico la Commissione europea, dopo la fine dell’emergenza Covid e l’ambigua operazione del Next Generation EU, ha imposto il ritorno all’austerità fiscale attraverso un nuovo Patto di stabilità che impone sacrifici ancora più insostenibili di quelli previsti dal Fiscal compact. Questo comporta per l’Italia un taglio di risorse finanziarie di 14 miliardi di euro all’anno per sette anni – incredibilmente accettato dal nostro Governo – che già in questa Legge di bilancio sta creando problemi irrisolvibili”, viene affermato nel comunicato stampa del Movimento Indipendenza che poi affronta il tema della transizione ecologica imposta dall’UE. Questa viene descritta come un progetto ideologico e penalizzante per l’Italia. Le rigide normative ambientali avrebbero effetti devastanti sull’industria automobilistica e sull’economia, senza produrre un impatto significativo sulle emissioni globali rispetto ai giganti come Cina e Stati Uniti. Inoltre, l’imposizione di regolamenti anti-emissioni viene vista come una minaccia alla proprietà privata, alla libertà d’impresa e al valore immobiliare.
Indipendenza chiede con forza al governo di Giorgia Meloni di affrontare Bruxelles con un ultimatum, rimettendo in discussione non solo il Patto di Stabilità, ma l’intera struttura dell’Unione Europea. L’obiettivo, sostiene il movimento, non è l’isolamento dell’Italia, ma la costruzione di una nuova Europa basata sulla cooperazione tra nazioni sovrane.
L’elezione di Donald Trump, descritto come un possibile alleato, e l’emergere del BRICS vengono presentati come opportunità per un’uscita controllata dall’UE, che garantirebbe all’Italia un ruolo strategico nel nuovo ordine mondiale multipolare.