“Io mi arrogo il diritto di essere autonomo e indipendente anche rispetto ai miei colleghi. Per questa ragione non sono iscritto alle correnti della magistratura, non sono iscritto all’ANM, sono molto distante. Per esempio le dico la verità: ho letto che ieri l’ANM ha deliberato, di fare uno sciopero. Io non lo farei mai uno sciopero di carattere ‘politico’ contro una riforma della magistratura e non della giustizia”.
A dirlo è stato il magistrato Alfonso Sabella ai microfoni di Radio Cusano Campus nel corso della trasmissione ‘Calibro 8’ di Francesco Borgonovo, intervenuto per fornire il proprio punto di vista in merito allo sciopero deliberato dall’ANM.
Proseguendo nel suo intervento, il magistrato ha poi aggiunto: “Stiamo parlando di una riforma della giustizia quella sarebbe doverosissima e indispensabile, indifferibile. Stiamo parlando di una riforma della magistratura, un potere dello Stato non sciopera contro un altro potere dello Stato. Io invece sarei in prima linea, sarei con un cartello grosso come la casa con scritto ‘Nordio vattene’. Se dovessi scioperare quale impiegato dello Stato, quindi quale soggetto che è chiamato a svolgere dei compiti in quelle condizioni pietose in cui questi compiti vengono svolti oggi“.
Infine, concludendo il suo intervento, Alfonso Sabella, ha voluto ulteriormente specificare: “Credo che in questo caso non si metta mano a quella che è una indispensabile riforma della giustizia, proprio perché non si danno ai magistrati gli strumenti idonei per lavorare. A che serve la separazione delle carriere? A nulla. È solo dannosa perché non è che risolve i problemi della giustizia. I problemi della giustizia sono altri, è un modo per riformare la magistratura e metterne una parte sotto il controllo dell’esecutivo. Questo è poi alla fine il vero risultato, ma non risolve niente, non risolverebbe niente“.