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Lupi. Borchia (Lega): “Protocolli ISPRA sono passo avanti, ma battaglia in Ue continua”

A dichiararlo è stato il capodelegazione della Lega al Parlamento Europeo e Segretario provinciale della Lega di Verona, Paolo Borchia, intervenuto con una nota in merito alla delicata questione della gestione della fauna selvatica.

“La presentazione dei nuovi protocolli tecnici per il 2025 da parte di ISPRA rappresenta un concreto passo avanti verso una gestione più efficace della fauna selvatica, pur consapevoli che non si tratta di una rivoluzione. Grazie alla sollecitazione del Ministero dell’Ambiente, finalmente si va nella direzione di procedure più snelle e chiare per le Regioni, alleggerendo una burocrazia che finora ha ostacolato interventi necessari”.

A dichiararlo è stato il capodelegazione della Lega al Parlamento Europeo e Segretario provinciale della Lega di Verona, Paolo Borchia, intervenuto con una nota in merito alla delicata questione della gestione della fauna selvatica.

Proseguendo nel suo intervento l’esponente della Lega ha poi sottolineato il lavoro svolto a Bruxelles per portare il tema all’attenzione delle istituzioni europee, specificando: “A gennaio ho scritto alla Commissaria europea per l’Ambiente, Jessika Roswall, chiedendo interventi immediati per garantire una gestione responsabile della fauna selvatica. Se è vero che gli abbattimenti regolamentati già esistono, è altrettanto vero che le attuali normative Ue impongono precondizioni complesse, spesso scollegate dalle reali esigenze dei territori, mettendo in difficoltà agricoltori, allevatori e amministratori locali”.

Infine, concludendo il suo intervento, Paolo Borchia ha ulteriormente specificato: “L’Europa superi approcci ideologici e inizi ad ascoltare chi affronta quotidianamente le conseguenze di una gestione inefficace della fauna, agendo in fretta. La battaglia è tutt’altro che conclusa, l’impegno della Lega continua, in Italia e in Europa, affinché si trovi un equilibrio tra tutela ambientale e salvaguardia delle attività economiche e della sicurezza delle persone. I protocolli ISPRA sono un passo avanti, ma c’è ancora molto da fare per garantire alle Regioni strumenti efficaci e realmente utilizzabili”.